Italia, Linari: "Gol di Agyemang e arbitraggio ferita bella grossa. Ma il futuro è roseo"

“Avrò dormito a stento un’ora, ma solo perché a un certo punto sono crollata. Mi sono addormentata ripensando all’azione del pareggio al 96’, e continuo a mordermi le mani”. La centrale di difesa Elena Linari intervistata da la Repubblica torna così sulla notte di Ginevra e sulla sconfitta contro l’Inghilterra ai supplementari: “Mi sono fatta tante domande. E se ci avessi messo più foga in quella scivolata per intercettare il tiro di Agyemang? Se fossi andata al contrasto più decisa? La testa si arrovella, non ho risposte. La ferita è bella grossa, il colpo l’abbiamo sentito tutte. - prosegue Linari parlando poi del rigore - Premesso che non amo criticare le arbitre, è normale che quel rigore bruci. Perché Martincic ha fischiato, perché non è andata a rivederlo al Var? Anche i sette minuti di recupero che ha concesso nel secondo tempo erano troppi. L’epilogo lascia l’amaro in bocca, ma voglio scavare più a fondo, andare oltre. E vedo un futuro ancora più bello per noi”.
Linari poi si sofferma sul proprio futuro che sarà, quasi per un caso del destino, in Inghilterra: “London City Lioness? C’è una trattativa molto ben avviata, un’opportunità che mi rende felice e orgogliosa. - prosegue la classe ‘94 - Il calcio oggi è la mia priorità, anche per questo ci ho messo un po’ a laurearmi (ride, ndr). Poi resterò in questo mondo, non so ancora con che ruolo. Spero che presto una donna possa avere un’opportunità nel calcio maschile, a me piacerebbe fare un’esperienza del genere”.
Linari poi si sofferma anche sull’attualità e soprattutto di diritti civili: “In Italia non siamo pronti ad accettare l’omosessualità e purtroppo la situazione non sta migliorando ed è per il governo che abbiamo, mi dispiace. Stanno portando avanti nuovamente la famiglia tradizionale, al netto di alcune eccezioni. Nel mondo vedo una crescita, tralasciando l’avvento di Trump negli Stati Uniti. Ma bisogna ricordare quante aggressioni ci sono per due donne che camminano per strada mano nella mano, o due uomini che si azzardano a darsi un bacio a stampo. È assurdo dover parlare di questo nel 2025”.
Infine un messaggio ai genitori di bambine che vogliono iniziare a giocare a calcio: “Non siate scettici. Se una bimba vuole mettersi gli scarpini e giocare deve poterlo fare liberamente. Il loro sogno è il nostro”.
