Como, Fabregas: "Mi sento un educatore, stiamo provando a crescere con idee chiare"

L’allenatore del Como Cesc Fabregas ha parlato ai microfoni di Mediaset, dopo la sfida di Coppa Italia vinta per 3-0 contro il Sassuolo.
Stasera abbiamo avuto la conferma delle vostre ambizioni.
"Dobbiamo fare la nostra strada, è il secondo anno in Serie A dopo tanti anni e tante difficoltà. Stiamo provando a crescere, ho un'idea molto chiara: siamo una società solida, questo per me è fondamentale".
Per Prandelli siete un fenomeno da studiare, perché create i giocatori.
"C'era anche a Papaccioli oltre a Bonsignori, ma volevo dare un'opportunità a Cerri. C'è un buon livello".
I giovani ogni tanto potranno sbagliare?
"C'è un po' di tutto. Certamente faranno errori e sono molto consapevole di questo, ma faranno anche grandi cose. Hanno una fame enorme e questa è una grande cose. Parliamo spesso di quanto ha speso il Como e non di quanto ha investito, dobbiamo dare valore ai giovani che abbiamo preso. Io mi sento un educatore, prima che un allenatore: conta non solo il calcio, ma quello che fanno fuori e io mi sento molto responsabile di quello. Dobbiamo essere tutti insieme e pensare la stessa cosa".
Perché c'è difficoltà a trovare giocatori italiani?
"Non è che non abbiamo trovato talenti italiani, volevo dire che ci sono ma quello che vogliamo fare oggi e nel futuro porta a prendere giocatori molto giovani e farli nostri con la struttura che vogliamo creare qua. Non possiamo prendere giocatori solo per prenderli, stiamo facendo passi in avanti Primavera e Under 17 e vogliamo educare anche questa gioventù italiana nel giro di qualche anno nella nostra accademia".
