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Il compromesso di Gasperini: in attesa degli attaccanti e del bel gioco la via maestra è il corto muso

Il compromesso di Gasperini: in attesa degli attaccanti e del bel gioco la via maestra è il corto musoTUTTO mercato WEB
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ieri alle 23:00Serie A
di Simone Bernabei

La Roma porta a casa la prima fondamentale e sofferta vittoria al debutto in Europa League sul campo del Nizza. Un successo per 2-1 firmato dai difensori Ndicka e Mancini, abili a sfruttare i perfetti assist di Pellegrini e Tsimikas. Un 2-1 che arriva dopo gli altri tre successi stagionali, tutti per 1-0 (con Bologna, Pisa e Lazio). In campo europeo è arrivato un punteggio diverso, ma comunque con minimo scarto.

"Nei cavalli basta mettere il musetto davanti. Non c'è bisogno di cento, basta il musetto davanti. Fotografia, corto muso. Quello che perde di corto muso arriva secondo, quello che vince di corto muso arriva primo". Era stata questa la spiegazione data da Massimiliano Allegri in una conferenza stampa dell'aprile del 2019 sulla teoria del corto muso, idea nata nell'ippica e in questo senso applicata al calcio per indicare una vittoria con un solo gol in più rispetto agli avversari. Dati alla mano, quello che sta facendo la Roma in questo avvio di stagione.

Per Gasperini si tratta di una sorta di compromesso, col tecnico che nei suoi anni all'Atalanta (soprattutto negli ultimi) ha spesso messo in campo squadre capaci di dominare gli avversari dal punto di vista del gioco e soprattutto del risultato, con punteggi spesso ampi. Un esempio per tutti è la finale vinta proprio in Europa League, 3-0 sul Bayer. A Roma e alla Roma non è ancora il momento, dopo poche settimane di lavoro meglio pensare al sodo. E in questo senso il corto muso appare la miglior strada da percorrere, in attesa che i meccanismi migliorino e che gli attaccanti inizino ad aggiornare quello zero alla voce gol segnati.

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