Cosa teme Luis Enrique dell'Italia? "Nulla, ma oggi è una delle squadre più forti del mondo"

Alla vigilia della semifinale di Nations League contro l'Italia, Luis Enrique ha analizzato la Nazionale di Roberto Mancini: "Per me è un piacere immenso tornare in Italia, la amo dopo aver passato un anno a Roma. Mi piace molto il clima, il cibo, la lingua italiana. Ma anche la nazionale italiana. Ci assomigliamo, tutte e due le squadre cercano di fare un gioco propositivo. Hanno vinto meritatamente l'Europeo contro l’Inghilterra, cercheranno di rimanere imbattuti".
Cosa si aspetta domani sera?
"Non so cosa succederà, noi cercheremo di fare la nostra partita e avere di più il pallone rispetto a loro, dobbiamo essere più cattivi. Domani quando inizierà la partita sarà il momento giusto per capire cosa fare".
Cosa teme dell’Italia?
"Temere è una parola molto brutta, gli allenatori e i giocatori non temono nulla. Dobbiamo pensare è come affrontare l’Italia quando hanno il pallone, sanno giocare da dietro, sanno fare bene tante cose, cercheremo di fare la nostra partita, non aspetteremo di subire gol, cercheremo di giocare alla nostra maniera, poi vedremo".
Si aspettava questo cambio dell'Italia?
"Vedendo la squadra si, me l’aspettavo, hanno fatto una striscia senza perdere 37 partite, significa che fai tante cose bene, poi il calcio dipende da tanti fattori, è il miglior stile di gioco per come vedo io. Adesso l’Italia è una delle squadre più forti d’Europa e del Mondo".
Cosa pensa dell'atteggiamento dell'Italia?
"Credo che Mancini sia stato molto intelligente, ha scelto i giocatori più adatti a questo stile di gioco ma lui ha vinto tanto ovunque e questo dimostra quanto sia forte. Magari il Barça di Guardiola ha vinto quindi si cerca di copiarlo, ma per quanto mi riguarda cerco di mettere in pratica le mie idee".
