Così Coppola si è ritrovato da 27esimo convocato a prima scelta per fermare Haaland

Un esordio inimmaginabile. Diego Coppola stasera dovrebbe partire dal primo minuto nella sfida più importante di questo 2025 azzurro. Chi l'avrebbe mai detto undici giorni fa quando il centrale dell'Hellas Verona che dalla prossima settimana tornerà nel gruppo dell'Under 21 era stato inserito a sorpresa nel gruppo dei 27 convocati del commissario tecnico Spalletti. Come quarto centrale, come 27esimo.
La prima lista di Spalletti comprendeva anche Buongiorno, Acerbi e Gabbia. Tutti nelle gerarchie davanti al centrale dell'Hellas Verona, tutti venuti meno in men che non si dica. Alla defezione di Buongiorno il commissario tecnico ha risposto con Luca Ranieri, un mancino per il centro-sinistra. A quella di Gabbia con la convocazione di Daniele Rugani, uno dei pochi che si stava ancora tenendo in allenamento. E nel mezzo il no di Francesco Acerbi, un caso che ci accompagna da domenica scorsa e che non è ancora esaurito la sua coda polemica.
Luciano Spalletti ieri in conferenza stampa non ha mancato di elogiare il difensore classe 2003: "Coppola è uno di quelli che avevamo sotto osservazione, è un giocatore molto fisico dal punto di vista d'impatto, fortissimo di testa e molto difensivo. E' più marcatore, fa dell'attenzione continua la sua qualità". Parole che confermano quanto già era emerso in mattinata col CT che l'aveva provato con la squadra titolare sulle palle inattive.
Stasera quindi dovrebbe toccare proprio a lui. A 21 anni l'esordio con la maglia della Nazionale. E che esordio: contro il miglior numero 9 al mondo, nella partita più importante di questo 2025. Diego Coppola da Bussolengo - padre campano, mamma olandese, nato e cresciuto nell'Hellas Verona - dovrà dimostrarsi all'altezza del compito più complicato. La sfrontatezza non gli manca, ma tra qualche ora servirà molto di più per fermare Erling Haaland. Spasmodica attenzione, l'aiuto dei compagni, più di un pizzico di fortuna.
