Danilo è il jolly di Pirlo: leader dello spogliatoio della Juve e giocatore più utilizzato

Preparazione entrata nel vivo allo Juventus Training Center della Continassa dove i bianconeri hanno dato il via alla missione Fiorentina. Nella mente ancora la gara d’andata, l’ultima del 2020, tra le più difficili e particolari della stagione, costata tre punti tra le mura amiche dell’Allianz Stadium ma soprattutto una sconfitta rumorosa che ha gettato delle ombre profonde all’interno del gruppo squadra. A Firenze non ci sarà Chiesa che salterà il ritorno a Firenze dopo l’addio dello scorso a ottobre e, a proposito di esterni, toccherà a un altro ex viola riproporsi nella zona offensiva del campo ossia Juan Cuadrado. E a spostarsi, adattandosi alla esigenze della squadra, sarà ancora una volta Danilo, il vero jolly nella manica di Andrea Pirlo in questa annata. Danilo che nella giornata di ieri, assieme a Cristiano Ronaldo, ha svolto una seduta d’allenamento differenziata per recuperare da qualche acciacco pregresso che non dovrebbe estromettere i due dalla delicata trasferta toscana.
JOLLY E PRESENZA COSTANTE - L’esterno brasiliano vola verso le 42 uscite nella trasferta del Franchi restando in cima alla speciale classifica delle presenze stagionali dei giocatori presenti nella rosa di Andrea Pirlo. E proprio del tecnico originario della provincia di Brescia, Danilo è stato un vero e proprio jolly da poter utilizzare in più porzioni del campo a seconda delle esigenze. Terzino sinistro, terzino destro ma anche mediano davanti alla coppia di difensori centrali: sempre utile, mai banale nelle giocate e nelle scelte. Sì perché Danilo è diventato indispensabile per la sua intelligenza tattica nel comprendere quello che lo staff gli chiedeva per sviluppare il gioco dando copertura difensiva, offrendosi nello sviluppo della manovra nel cuore del manto erboso ma anche proiettandosi in zona d’attacco dove ha prodotto un gol e quattro assist ma anche tantissime situazioni di gioco preziosissime ai fini del risultato. “Dobbiamo guardare a noi stessi, ha raccontato in un’intervista a Sky Sport, - e provare a vincere tutte le partite che restano fino alla fine: se succederà così, allora sicuramente ci qualificheremo in Champions League ancora una volta. Abbiamo fatto una buona stagione, visto che è stata un’annata di cambiamento e non è mai facile cambiare così tanto e riuscire a fare un bel gioco e vincere tutte le partite. Comunque penso che se vinciamo la Coppa Italia e arriviamo secondi questa sarà una buona stagione”.
DA SARRI A PIRLO: DANILO LEADER - Nel pieno di una stagione tutto fuorché indimenticabile, fu proprio Maurizio Sarri a raccontare pubblicamente dell’importanza dell’esterno ex Manchester City nello spogliatoio della Juventus. Situazione confermata, col passare dei mesi, anche da Pirlo e dagli atteggiamenti sul rettangolo di gioco dove il verdeoro è una guida per i compagni. Un vero leader, che non ha paura di prendere posizione neanche davanti ai microfoni: “Se 12 club hanno accettato questo nuovo progetto è perché hanno visto che c’è bisogno di qualche cambiamento nel calcio. Non so se il progetto Superlega sarebbe stato quello più giusto, ma ora si dovrà parlare tutti insieme per qualche modifica. Penso che se la Uefa fosse davvero così preoccupata per i calciatori, non ci avrebbe fatto viaggiare tanto nel pieno di una pandemia e non ci avrebbe fatto giocare tanto in questo anno così difficile. Per me, da calciatore, non è stato per niente piacevole essere minacciato da Uefa e Fifa". E così come lui ha rivoluzionato il suo rendimento fra prima e seconda stagione a Torino, il tuttofare classe 1991 chiede cambiamenti al mondo del pallone.
