Davide Ancelotti al Botafogo. Si stacca da papà Carlo, ma gli resta vicinissimo

Non è ancora ufficiale, ma Davide Ancelotti è pronto a vivere la prima esperienza da allenatore capo della prima squadra nella sua carriera. Dopo gli anni trascorsi a fianco di papà Carlo, che assiste ormai dal 2016 quando era alla guida del Bayern Monaco (e che avrebbe poi seguito al Napoli, all'Everton, al Real Madrid e infine alla nazionale del Brasile) è adesso tempo per il 35enne figlio d'arte di misurarsi con un banco di prova superiore.

La prima di Davide Ancelotti lontano da papà Carlo, però, non sarà comunque chissà quanto lontano. Sì, perché da qualche settimana Ancelotti senior è diventato il commissario tecnico della Nazionale brasiliana, e la distanza fisica sarà di fatto nulla. Il Botafogo, squadra pronta ad affidare la panchina a Davide Ancelotti, è infatti di Rio de Janeiro, stessa città in cui vive il genitore. E tra l'altro, stando alle indiscrezioni che arrivano direttamente dal Sudamerica, Ancelotti junior dovrebbe comunque rimanere nello staff della Selecao.

Il retroscena sul doppio incarico di Davide Ancelotti. Le parti coinvolte hanno trovato una soluzione che permetterà al figlio d'arte di restare parte integrante dello staff del Brasile, garantendo la sua presenza al Mondiale del 2026. La CBF ha voluto subito concordare con il Botafogo che potesse combinare il suo nuovo incarico con il ruolo di assistente di papà Carlo nella nazionale; solo allora il club di Textor ha ottenuto il permesso dalla CBF per iniziare le negoziazioni e raggiungere l'accordo.