De Zerbi 'alla Cruyff' ma il Sassuolo cade sempre nelle stesse trappole

L'Europa è sempre più un miraggio per il Sassuolo che nel 2021 ha smarrito la diritta via per la vittoria. Solo due successi per la formazione di Roberto De Zerbi da quando è iniziato il nuovo anno. Una netta e 'clamorosa' inversione di tendenza che testimonia il passo indietro fatto in classifica: nel girone d'andata i neroverdi erano ai vertici della classifica e qualcuno già parlava di nuovo 'Leicester italiano' o di qualificazione alla Champions League ma la formazione neroverde ha pagato una condizione non eccellente dei suoi top players. Da Caputo a Boga, da Berardi a Djuricic passando per Chiriches, Locatelli e Defrel, tutti hanno accusato dei problemi che hanno inevitabilmente condizionato il rendimento della formazione emiliana.
Il ko con l'Udinese ha messo in evidenza tutti i limiti della squadra neroverde e anche del gioco di De Zerbi che ha scelto di non avere un piano B e finisce spesso col sbattere di fronte ai muri difensivi eretti dalle avversarie. L'Udinese ha difeso con 6 uomini, un po' come il Porto contro la Juventus, e De Zerbi ha varato una sorta di 3-1-5-1 (o un 3-4-3 alla Cruyff, con un centrocampo a rombo e i terzini a dare ampiezza all'altezza dei trequartisti o addirittura della punta). Il nuovo assetto però non ha portato benefici alla formazione neroverde. Il ko di Udine, è inteso, non è arrivato solo o soltanto per motivi tecnico-tattici ma è mancata, a detta di De Zerbi, personalità. E' mancato coraggio. Solo Berardi ha calciato in porta e si è preso la responsabilità di farlo.
Un limite dunque caratteriale. Forse hanno pesato le statistiche e i precedenti: 4 gare per il Sassuolo di De Zerbi contro l'Udinese di Gotti e 0 gol segnati, compresa quella di sabato. La squadra è partita già affranta e non ci ha creduto il giusto? O peggio ancora: la squadra, con l'Europa più lontana, non ha stimoli concreti? Difficile dirlo. Ora però c'è il Verona, c'è il 'derby' per l'ottavo posto da vincere per dare una svolta e anche un senso al finale di stagione.
