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Galeone: "Contento per Allegri. Italia senza identità, gioco dal basso non si può vedere"

Galeone: "Contento per Allegri. Italia senza identità, gioco dal basso non si può vedere"TUTTO mercato WEB
© foto di Petrussi/FDL71
Oggi alle 20:08Serie A
di Ivan Cardia
fonte Da Perugia, Luciana Magistrato

Raggiunto in occasione della festa per i 120 anni del Perugia, Giovanni Galeone ha raccontato le sue sensazioni: “È un’emozione incredibile, non credevo di essere accolto in questa maniera. Sapevo di aver lasciato un buon ricordo a Perugia, ma un'accoglienza del genere è stata veramente troppo emozionante. Però ce l'ho fatta”.

È anche la dimostrazione che il bel calcio rimane nel cuore.
“Spero che ritorni nel cuore di Perugia, perché Perugia merita più dalla Serie C. Io la seguo, ci sono stati dei momenti in cui ho pensato che potesse tornare in Serie B. Ne ho parlato anche col presidente: una volta in Serie B diventa più fattibile la promozione in Serie A, è più semplice di quella della C”.

Che impressione le ha fatto il presidente?
“Fantastica, è bene intenzionato e ha capito che c'è un pubblico fantastico e che questa città ha una storia del calcio che non è quella di Galeone o di Cosmi: è la storia di Castagner, di chi ha fatto la storia del Perugia. Perugia merita, può essere seguita da un sacco di persone”.

È possibile ancora fare bel calcio in Serie C?
“Guardi, non possibile farlo in Serie A: è una roba che io non riesco più a vedere. Giocano un po' tutti alla stessa maniera, con questa storia della costruzione dal basso: per la mia mentalità, vedere una squadra che arriva all'aria avversaria e fa tornare indietro la palla non si può vedere”.

La situazione della Nazionale?
“In Italia non ci sono più talenti. Abbiamo svenduto il calcio italiano e non esistono più i settori giovanili: altre nazioni hanno una loro identità, la nostra no. 50 anni dicevano che noi eravamo a catenacciari, però era un modo di giocare all'italiana e almeno avevamo un'identità. Adesso che identità abbiamo? E poi mancano i talenti: noi abbiamo avuto degli anni in cui se giocava Totti non giocava Baggio o non giocava Mancini. Non giocavano dei talenti veri, perché ne avevamo tanti: se giocava Rossi, non giocava Giordano. Vi rendete conto. Una nazione che ha vinto quattro mondiali, per carità due prima della guerra, col fascismo e tutte quelle puttanate… Però ne abbiamo vinti quattro, non possiamo farne tre da assenti. Non esiste”.

Ranieri le piace, col doppio ruolo?
“Ranieri come allenatore, come uomo, come persona, è una persona fantastica, che ha fatto tanto per il calcio e ha dimostrato di poter dare tanto al calcio senza apparire. A me piace. Però, ripeto, non sarà facile trovare una formazione decente, che ci dia la possibilità di arrivare al Mondiale: l’ultima volta siamo stati eliminati dalla Macedonia, che poi non ha fatto il Mondiale. Se ci avesse eliminato il Portogallo o la Spagna allora… Ma la Macedonia del Nord è una cosa grave”.

Allegri al Milan può fare bene?
“Max lo conoscete benissimo, sono contentissimo sia tornato a Milano perché lì ha fatto bene. L’ho sentito molto contento”.

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