Gundogan e Calhanoglu, gemelli diversi: per Istanbul c'è solo il nerazzurro

Trecentoventotto chilometri dividono Gelsenkirchen da Mannheim. Le scelte di due vite separano Ilkay Gundogan e Hakan Calhanoglu. Due gemelli diversi, figli delle stesse terre. Entrambi di origini turche, entrambi nati in Germania: il capitano del Manchester City nella Ruhr, il cuore minerario tedesco. Il centrocampista dell'Inter nel Sud, sulle rive del Reno, dove è fiorita la grande filosofia tedesca.
Il tedesco e il turco. Nonostante i tratti in comune, opposte le scelte calcistiche: Gundogan ha puntato sulla Germania, senza grossi dubbi. Dopo tutta la trafila nelle giovanili tedesche, ha scelto di indossare la maglia della nazionale maggiore, con cui vanta 66 partite e 17 gol. Calha ha scelto i suoi antenati. In comune, gli zero ripensamenti: entrambi hanno iniziato il percorso dalle giovanili e l'hanno portata avanti anche da grandi.
Istanbul tifa per Hakan. E non potrebbe essere altrimenti. A dirla tutta i taxisti, all'arrivo in aeroporto, scelgono il nome da esclamare, per invogliare i turisti, in base alla maglietta indossata o ad altri indizi che tradiscono se inglesi o italiani. Ma per il resto, la città adagiata sul Bosforo non ha alcun dubbio: chi porta al braccio la fascia della nazionale è nel cuore dei turchi. Chi ha scelto altro, legittimamente, deve aspettarsi che tifino per lui i tedeschi.

