I ricordi di Ariedo Braida: "Dopo Istanbul non ho parlato una settimana. A Barcellona senti la magia"

Nella sua lunga intervista a TMW, Ariedo Braida ha ripercorso alcuni momenti significativi della sua carriera da dirigente, con particolare riferimento alle esperienze al Milan e al Barcellona:
C'è un acquisto a cui è più legato nella sua carriera?
"Con onestà devo dire che se ne dicessi solo uno farei torto a tanti altri con cui ho rapporti".
Il momento più bello al Milan?
"Non ce n'è stato uno solo. Diciamo il momento più brutto che è stato quando ho perso la parola per una settimana, dopo la sconfitta contro il Liverpool. Quella non mi andrà mai giù. Il tempo poi lenisce, ripensi alle cose belle. Ma cosa posso rimpiangere? Direi niente, anche le cose non andate bene fanno parte della vita".
Quanto le manca Berlusconi?
"Tantissimo, unico, inimitabile, inarrivabile. Con lui serve sempre usare il superlativo, ci sono delle persone così, i campioni sono rari e non ci sono parole per raccontarli".
Ricordo più bello dell'esperienza al Barcellona?
"Quando uno va al Barcellona, da dentro sente una magia e un'atmosfera che ti fa sentire orgoglioso di appartenere a quel club. E' una società che ha una magia speciale, sono cose che non sono quantificabili. Solo stando lì la avverti, ti avvolge, ti senti qualcuno. Senti di appartenere e di vivere la realtà di un grande club".
