Pisa-Fiorentina 0-0, le pagelle: Pioli aggredito da Gilardino, Nzola meglio di Kean

Risultato finale: Pisa-Fiorentina 0-0
PISA (di Antonino Sergi)
Semper 6 - Raramente la Fiorentina arriva pulita a calciare in porta, si fa trovare pronto su una conclusione di Kean. Poi rischia di combinare un pasticcio, ma si salva.
Canestrelli 6,5 - Marca da vicino Gudmundsson, spesso lo segue anche in mezzo al campo per disturbare l'ex Genoa che combina poco o nulla questo pomeriggio. Anche merito del centrale di Gilardino.
Caracciolo 6,5 - Vince il duello ravvicinato con Kean, sempre attento il capitano del Pisa che guida con esperienza la retroguardia a tre di Gilardino. Non abbassa mai l'asticella della concentrazione.
Bonfanti 6 - Si muove bene come tutto il reparto difensivo del Pisa, nessuna sbavatura in una partita tirata ma senza grandi spunti offensivi della formazione di Pioli.
Touré 6,5 - Duella con Gosens lungo la propria corsia, prende anche un brutto colpo alla testa proprio con il tedesco ma non molla. Sempre presente in entrambe le fasi.
Marin 6 - Meno qualità, più quantità. Il primo ad alzare la pressione sui portati di palla della squadra di Pioli. Gioca una buona gara, attento e non si tira indietro quando c'è da battagliare. Dal 67' Vural 6 - Buon impatto con la sfida.
Aebischer 6 - Ordinato in mezzo al campo, gestisce il traffico con esperienza e qualità l'ex Bologna. Sfortunato nel secondo tempo, si ferma praticamente subito ed è costretto a lasciare il campo.
Akinsanmiro 7 - L'uomo ovunque della squadra di Gilardino, si fida ciecamente delle sue doti tecniche e atletiche e fa benissimo. Il pallone è in banca quando riceve, non sbaglia nulla. Dal 47' Hojholt 6 - Prosegue il buon lavoro del compagno sostituito, senza faticare.
Leris 6 - Buona prova per l'ex Chievo a tutta fascia a sinistra, qualche grattacapo in più rispetto a Touré fronteggiando Dodò. Ci prova anche nella ripresa, ma non trova lo specchio della porta. Dal 67' Cuadrado 6 - Il grande ex della sfida, rischia di far male alla Fiorentina ma colpisce un palo.
Tramoni 5,5 - Giostra attorno a Nzola per non dare punti di riferimento alla difesa della Fiorentina, ci riesce in qualche occasione ed è sempre presente in appoggio. Ma non calcia mai verso la porta di De Gea. Dal 87' Moreo sv.
Nzola 6,5 - Spalle larghe e idee chiare, l'ex di turno ha provato a fare male alla Fiorentina ma la fortuna non è della sua parte. In avvio di gara sfiora il palo, poi su una pennellata di Akinsanmiro colpisce in pieno la traversa. Bella battaglia con Marì. Dal 67' Meister 6 - Fa urlare di gioia la Cetilar Arena con un gol d'autore, peccato per il tocco di braccio che rende tutto vano.
Alberto Gilardino 6,5 - Attacca subito la Fiorentina, una pressione altissima fin dall'inizio di gara per un Pisa affamato di risultato e con la voglia di vincere questo derby. Ce la mette tutta, colpisce due legni e nella ripresa arriva anche il gol annullato a Meister. Conferma i buoni segnali di Napoli, la strada è quella giusta.
FIORENTINA (a cura di Dimitri Conti)
De Gea 6 - Fa spaventare per un problema fisico a match appena iniziato, poi è lui a temere e ringraziare la traversa per aver fermato uno scatenato Nzola. Il lavoro diminuisce dopo l'intervallo, anche grazie al VAR.
Pongracic 6 - Riportato braccetto dopo aver cominciato la stagione con i gradi di centrale dei tre, il croato sembra beneficiare del cambio. E quando fa una leggerezza, gli dà una mano l'interpretazione VAR sui rigori.
Pablo Mari 6,5 - Pioli prova a imitare Palladino e gli consegna le chiavi della sua retroguardia. In cambio riceve una prestazione fatta di sicurezza e affidabilità. Solo su Meister arriva tardi, ma il VAR annulla.
Ranieri 6 - Meno impegnato dei tre centrali di Pioli, quando è chiamato in causa risponde con discreta attenzione. Non riesce ad elevare la sua prestazione troppo oltre la soglia della sufficienza, ma c'è dentro.
Dodo 5 - Uno degli assenti dell'Arena Garibaldi e in generale tra i meno convincenti della Fiorentina in questo avvio di stagione, specie se rapportato il suo contributo attuale con quello passato. Svagato, poco incisivo.
Mandragora 6 - Non sarebbe probabilmente una prestazione da sufficienza piena, ma la capacità di stringere i denti e di rendersi punto di riferimento per i compagni in riaggressione gli permette di arrivarci.
Nicolussi Caviglia 5,5 - Confermato in cabina di regia, appare però più legnoso e meno ispirato del solito. Sbaglia qualche controllo e tocco di troppo, provando a sopperire con l'energia. Non è bastato.
Dall'80' Sohm sv.
Gosens 6 - Mette in scena un duello tutto tedesco a colpi di intensità con Touré, su quella fascia. Tra un salvataggio e una sgroppata, la sfida si può dichiarare essere terminata in perfetta parità.
Fazzini 5,5 - Come non si fosse accorto di essere stato schierato titolare, scende in campo in ritardo di una mezz'ora buona. Da lì in poi qualcosa di positivo riesce anche a combinarlo, ma senza continuità e mordente.
Dall'87' Dzeko sv.
Gudmundsson 5 - Superate le scorie dell'infortunio, ritrova un posto in squadra e nell'undici iniziale. Troppo lontano dalle zone calde nel primo tempo, più nel vivo nel secondo ma manca di genio in fin troppe giocate.
Dal 74' Piccoli 5,5 - Vorrebbe anche provare a farsi vedere e ricevere qualche pallone là davanti, ma finisce puntualmente ignorato dai compagni di squadra, o servito maldestramente.
Kean 5,5 - Ha fame di gol, si legge dentro ogni sua giocata. Ne avrebbe anche segnati due, ma entrambi vengono annullati per fuorigioco (il primo era visibile già a occhio nudo). Redivivo, non si arrende ma continua a non centrare la porta.
Stefano Pioli 5,5 - Ennesimo approccio troppo morbido alla partita da parte della sua Fiorentina, che fa i conti a più riprese con il possibile svantaggio già nel primo tempo, riuscendo però a tenere lo 0-0. L'avvio di ripresa, con due gol annullati a Kean, sembra promettere meglio ma è un'illusione. Non arriva nemmeno stavolta la prima vittoria in Serie A di una Fiorentina senza idee.
