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Il ricambio generazionale è servito: Mbappé e Haaland brillano mentre Messi e Ronaldo spariscono

Il ricambio generazionale è servito: Mbappé e Haaland brillano mentre Messi e Ronaldo sparisconoTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
giovedì 18 febbraio 2021, 08:40Serie A
di Ivan Cardia

Gli ottavi di finale di Champions come un passaggio di testimone. Da un lato, il viale del tramonto: Lionel Messi annaspa nell'oceano di guai del Barcellona, Cristiano Ronaldo sparisce nella serata storta della Juventus. Dall'altro, le luci della ribalta: Kylian Mbappé spadroneggia in casa di Leo, Erling Haaland è l'eterno rimpianto della Vecchia Signora. Il francese del PSG e il norvegese del Borussia Dortmund sono il nuovo che avanza. Che è già lì, perché non è stato l'ultimo turno della competizione continentale a far nascere le loro stelle. Mbappé, per capirsi, ha già in bacheca quello che né Messi né Ronaldo possono vantare: un mondiale. Haaland macina trita gli avversari da mesi con una regolarità impressionante: otto gol in cinque gare di Champions, 25 in 24 gare in questa stagione. Sono supernova che già brillano nel firmamento del calcio europeo, gli esponenti migliori della nuova e migliore generazione che avanza implacabile.

Un'era non è finita, ma sta finendo. E ne inizia un'altra. Attenzione a dare per spacciati quei due, Lionel e Cristiano. Marziani del terzo millennio, monarchi di una rivalità che ha pochi eguali, anche in altri sport. La loro è un'era che sta già finendo, ma non è finita: vinceranno ancora, Ibra e i suoi quarant'anni stanno lì a dire che l'età dei calciatori si è allungata. Sembra finito, invece, il duopolio che ha caratterizzato il pallone negli ultimi quindici anni. E ne sta iniziando un altro: Kylian contro Erling, la classe del francese e la potenza del norvegese. Atleti perfetti: grandi, grossi e già pronti. Più cattivi di Neymar, che è l'unico davvero vicino a scalfire il trono condiviso da Messi e Ronaldo, ma ha sempre ceduto tanto al fascino dell'estetica. Quei due lì no, sono pronti a prendersi trono, scettro e corona. Lo dovranno dividere, come i loro predecessori. Dopo Borg contro McEnroe, del resto, c'è Federer contro Nadal.

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