Juve, Tudor: "La riconoscenza è difficile da ottenere e facile da perdere"

"C'è tanta voglia di far bene”. Intervistato da Sport Mediaset, Igor Tudor presenta così l’esordio della Juventus al Mondiale per club, in programma nella notte italiana fra mercoledì e giovedì con l’Al-Ain: “Io vedo ragazzi motivati, si gioca e non tutto è scontato. Dobbiamo partire assolutamente bene”.
Quanto è complicata la gestione a livello fisico? “C’è stata la sosta per le nazionali, tanti non c’erano. Però è uguale per tutti: la squadra la vedo bene e c’è voglia di fare bene da parte di tutti. Vediamo dove arriveremo, il concetto e gli obiettivi di questo club si sanno: poi, come dico sempre, i risultati sono la conseguenza del lavoro e delle cose fatte per bene. Vediamo dove ci porterà, partita dopo partita. Sono fiducioso, è una bella esperienza: ci sono un po’ di incognite sul torneo, però vedo che i ragazzi lo vogliono fare da protagonista”.
Guardando indietro a un mese fa, è un allenatore felice? “È una cosa bella, però io sono sempre felice. C’è il lavoro e c’è la persona, e quest’ultima viene prima del lavoro. Poi, come sanno tutti gli allenatori, la riconoscenza è difficile da ottenere e facile da perdere”.
