L'Inter, capolista nella testa, cancella la Salernitana e dà una spallata alla Serie A

L'Inter è ancora capolista dopo Salerno e la sensazione è che lo resterà a lungo. Anche perché più tardi l'Atalanta riceverà la Roma e stasera il Milan farà lo stesso con il Napoli. Giornata cruciale con la classifica che dice nerazzurri in testa alla classifica con 4 lunghezze di vantaggio sui rossoneri e 6 sulla Dea. Tutto questo è il risultato di un cammino mai traballante anche quando forse poteva sembrarlo. Sei vittorie consecutive, dieci risultati utili di fila in campionato, Lautaro Martinez in gol da cinque partite, sfondato il muro dei 100 punti in un anno solare.
I record sono fatti per essere abbattuti e Inzaghi ha un certo talento nel farlo. Dovesse vincere contro il Torino prima dello stop natalizio, Simone volerebbe a 46 punti laddove il suo predecessore campione d'Italia si è fermato a 41 al giro di boa. Anche in caso di ko, comunque avrà fatto meglio di Conte. Una roba incredibile se pensiamo agli umori di inizio giugno, peggiorati a luglio dopo la partenza di Hakimi, deflagrati con l'addio di Lukaku in direzione Londra ad agosto.
Inzaghi ieri sera ha cancellato la Salernitana (che di problemi ne ha anche di più rispetto a quelli facilmente visibili), l'ha spazzata via con una facilità e una serenità disarmanti, una consapevolezza tremendamente evidente, una spietatezza da far paura a tutti. L'Inter non soffre mai e, quando succede, tale periodo di sofferenza difficilmente si protrae troppo nella singola partita. Perché l'Inter ora è vincente nella mente, è capolista nella testa. Qualcuno è in grado di fermarla?
