La bicicletta di Pellè non basta al Parma. La squadra di D’Aversa deve ancora pedalare

Non basta al Parma una magia di Graziano Pellè per battere il Genoa e rimettere in asse una stagione che, fino a poco tempo fa, sembrava ormai alla deriva. Nell'ultimo mese e mezzo il Parma ha dato la sterzata, seppure dal punto di vista della classifica non siano arrivati grandi sorrisi: i crociati ora non hanno grosse difficoltà nel segnare, giocano un buon calcio e creano occasioni. Subiscono, però, troppe reti, e non sempre sono cinici sotto porta. Le ultime due componenti sono state fatali nell'ultima uscita, con la doppietta di Scamacca che ha ribaltato l'iniziale vantaggio di Pellè, arrivato con una meravigliosa rovesciata su assist di Kucka. La squadra di D'Aversa non è riuscita a portare a casa una partita lungamente condotta, mancando di cinismo nel momento finale, e venendo punita dalle giocate dell'attaccante tanto cercato tra estate ed inverno.
CORSA A TRE - E dire che i risultati del week-end, con un epilogo diverso della sfida del Tardini, avrebbero consegnato una classifica completamente rivoluzionata al Parma, che avrebbe potuto approfittare dei ko di Torino e Cagliari. Con le vittorie di Spezia e Benevento, ora a +10 dai crociati, la corsa per l'ultimo posto che garantisce la Serie A sembra ormai ridotta ad una sfida a tre tra crociati, sardi e granata, senza dimenticare un Crotone attardato ma che ha mostrato di saper lottare. E' molto probabile che le tre che scenderanno in Serie B usciranno da questo poker di squadre e per il Parma il lato positivo è che nelle ultime dieci finali che chiuderanno questo campionato avrà a disposizione lo scontro diretto con ognuna delle tre avversarie. La squadra di D'Aversa non può più sbagliare, se vorrà lottare fino alla fine non dovranno più esserci errori.
