Lazio, Lazzari sempre più fuori dal progetto di Sarri: possibile addio a gennaio

Da novembre ha giocato titolare solo due volte, quando Marusic era indisponibile perché positivo. A Napoli Sarri addirittura gli ha preferito Patric (considerato un centrale) mentre venerdì sera, contro il Genoa all’Olimpico, ha scelto di inserire Radu (solo 4 presenze) al posto di Hysaj, spostando Marusic a destra.

Insomma, una bocciatura totale per Lazzari, fuori dalle idee e dal progetto della nuova Lazio di Sarri. È stato uno degli interrogativi estivi: Lazzari, da sempre un quinto perfetto di difesa/centrocampo, si adatterà a giocare come terzino della difesa a quattro? A metà stagione, risultati alla mano, la risposta è evidente: l’ex Spal non è riuscito a farlo, per lo meno non come vorrebbe l’allenatore toscano.

E siccome è dal Comandante e dalle sue idee che ripartirà il nuovo ciclo biancoceleste, come ribadito fortemente da Lotito durante la cena di Natale, dubbi non ce ne sono: Lazzari andrà via da Roma. Se non sarà a gennaio (Bologna, Tottenham ma soprattutto Torino sono le squadre interessate), sicuramente sarà a giugno, ma le percentuali di un addio anticipato si alzano di giorno in giorno. Da capire la cifra che chiederà la Lazio, che nel 2019 lo aveva prelevato dalla Spal per 11 milioni più 4 di bonus.

In entrata Sarri ha chiesto un terzino sinistro. Oltre al nome di Angileri, che viene accostato da tempo alla Lazio, il tecnico apprezza Reinildo Mandava, classe ‘94 del Mozambico sotto contratto con il Lille. È in scadenza a giugno e potrebbe essere un affare per la Lazio, che dovrà però vedersela con la decisa concorrenza del Napoli, più avanti dei biancocelesti nei discorsi con la società francese. Gli uomini di mercato a Formello smentiscono una presunta trattativa, ma il ragazzo piace a Sarri. E il suo parare, d’ora in poi, conterà parecchio lì. Per informazioni, chiedere a Lazzari.