Lazio, tante accuse e zero scuse: è tornato il modus-operandi Lotito

“Io non devo chiedere scusa a nessuno”. Si può riassumere così il Lotito-pensiero nei confronti dei tifosi dopo la presentazione fiume di ieri pomeriggio negli studi televisivi di Formello. Nessuna scusa da chiedere ai tifosi per “una svista”, come è stata definita ieri dal presidente Lotito che ha portato al blocco del mercato. Archiviato il tema scuse non necessarie, si è poi passati all’attacco. Dalla sparuta minoranza ai manovratori della contestazione, da chi mette in giro voci su una possibile cessione societaria fino alla FIGC, accusata di aver creato un indice di stupidità e di non aver mantenuto la correttezza del campionato. Lotito ne ha per tutti ed è tornato prepotentemente alla carica, anche quando ha riaffrontato il tema della Conference League: “Non aspiriamo a questa competizione, noi aspiriamo a ben altro”. Anche se nei 21 anni di gestione Lotito la Lazio ha un piazzamento medio del settimo posto, il che significherebbe proprio Conference League.
Lazio, l’approccio più concreto di Sarri e la visione diversa
Ben più concreto Maurizio Sarri, che non lesina battute e frecciatine in conferenza. Dal “presidente mi ha fregato” quando ha saputo del blocco del mercato, passando per “fate rispondere solo sì o no al presidente altrimenti non si finisce più”. Sarri però ha insistito su alcuni aspetti relativi al progetto Lazio e all’insegnamento arrivato dal Paris Saint Germain quest’anno. Dallo “stimolo per allenare una rosa giovane” al rinunciare ai grandi nomi, provando a valorizzare quel concetto di player trading e progetto giovani presentato un anno fa e poi abbandonato dalla società. Vuole lavorare su questo gruppo Maurizio Sarri, cercando di capire che margini possono avere giocatori come Tavares e Dele-Bashiru, usciti decisamente più apprezzati da questa conferenza stampa rispetto alle voci (molto forzate) che li vedevano già fuori dal progetto tecnico. E poi la concretezza e quella sana realtà che fa sempre comodo: “Il rischio che squadre ti sono arrivate subito dietro e possano superarti è evidente”. E allora se dal settimo posto squadre che sono arrivate dietro possono superarti, forse aspirare a ben altro rispetto che la Conference League può diventare semplice utopia.
