LIVE TMW - Fiorentina, Commisso: "La questione stadio è il primo fallimento della mia vita"

12:55 - Prevista alle ore 13:00 dalla sala stampa dello stadio Franchi la conferenza di Rocco Commisso, presidente della Fiorentina. Si concentrerà soprattutto sul tema stadio, alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno visto l'esclusione del restyling dai fondi europei e il rinnovo della concessione per l'uso del Franchi nel 2023/24.
13.03 - Arriva Rocco Commisso e inizia la conferenza stampa.
Soddisfatto della squadra?
"La cosa bella è che sono arrivato e subito abbiamo vinto la prima partita e siamo in finale di Coppa Italia. Ancora però non è stato fatto niente, sono scaramantico anche io. E ora parliamo di stadio...".
Interviene il responsabile della comunicazione Alessandro Ferrari, spiegando la posizione ufficiale del club sul tema: "Sullo stadio nel 2019 l'architetto Casamonti ha presentato un progetto per il restyling del Franchi, salvaguardando le scale elicoidali, la Torre di Maratona e la tribuna autorità ma con abbattimento delle curve per avvicinarle. La Soprintendenza ha detto di non essere favorevole a lavori così importanti, al massimo dovevano incidere sul 30-40% del totale. Da quel momento in poi il Comune ha presentato l'area Mercafir come l'unica possibile per costruire lo stadio da calcio. Penso però che quella storia ve la ricordiate tutti, ci sono state riunioni, gruppi di lavoro, fino al bando che vedeva una terza figura, non il Comune, a dare la cifra di 25 milioni di euro come base d'asta. E mancavano altri dettagli come sgombero, bonifica, eccetera. Non abbiamo accettato e da quanto ci risulta il bando è andato completamente deserto. Siamo ad agosto 2020. Allora ci muoviamo fuori Firenze e si arriva a Campi Bisenzio. Che però necessitava di infrastrutture varie, la Città Metropolitana ci fa sapere che non è possibile e quindi l'opzione crolla. Ci viene prospettata anche l'ipotesi per lo stadio Ridolfi, per farci uno stadio di atletica, ma la Regione e il Comune ci dicono che deve rimanere per quell'utilizzo. Si arriva quindi a settembre 2020 e all'ipotesi restyling del Franchi completamente a carico del Comune di Firenze, che aveva ottenuto i finanziamenti dallo Stato Italiano e dall'UE. Quest'ultima però ha negato i 70 milioni di euro circa per lo stadio Franchi, rimane la principale somma assegnata invece dal Governo".
Riprende la parola Rocco Commisso: "Non mi sono mai voluto infilare nella politica, figuriamoci a 73 anni. Però dico che politica e burocrazia rovinano l'Italia. Per un progetto come il Franchi entrano in mezzo Comune, Regione, Stato ed Europa... Una cosa così in America non si vede. Lì sono tutte questioni comunali, con l'aiuto di chi vuole a fare nuovi stadi. Qualche giorno fa i Tennessee Titans hanno annunciato che il loro stadio costerà 2 miliardi di dollari, la città darà 1,3 miliardi. E il vecchio stadio è del 1999: nell'arco di 24 anni, se ne fa uno nuovo. Negli USA puoi prendere soldi pubblici e gli investitori non pagano tasse su quelli, un beneficio sia per lo Stato che per i proprietari dello stadio. Squadre di calcio, baseball e football sono sempre aiutate perché sanno che altrimenti se ne vanno via, da altre parti. Questa cultura non esiste in Italia. I New York Giants sono andati a giocare in New Jersey! Se tu, paese, non mi aiuti, io me ne vado. Qui non è così, questa è l'Italia. Ma per chi vuole costruire stadi non c'è nessuna opportunità di fare cose differenti se non è accettato dalla politica. Io un po' lo sapevo, ma non credevo così! Lo vediamo anche in altre città, come Milano o Roma, questa è la rovina dell'Italia. Il Franchi è un monumento? Io non credo... Non è all'altezza di Firenze, forse neanche mia. La città è bellissima, lo stadio no. E non ci aiuteranno mai a fare uno stadio come si deve, in tempo, con i costi giusti, e con il dovuto controllo. Questo vuole averlo la politica, anche sul futuro della Fiorentina. Io devo accettare certe cose ma nessuno mi può dire che non posso parlare. Se avessero accettato il primo disegno del 2019, che forse non era il più bello del mondo, oggi magari avremmo finito. E invece come minimo aspetteremo altri 3-4 anni, significano quasi dieci per me a Firenze. L'ho detto, non metterò soldi nello stadio: non è mio, è del Comune, è un monumento e se lo fanno loro. Allo stesso tempo però servono risposte, da mesi: dove giocherà la Fiorentina? Niente. Quanto costerà l'affitto? Nessuna risposta. Lo chiedo da quasi un anno...".
Interviene il dg Joe Barone: "Una parte importante è lo spazio commerciale e chi lo gestisce. E poi quanto costa e di che durata è il canone dell'affitto. Qui facciamo un progetto molto serio, siamo a oltre 450 milioni totali di investimento sulla Fiorentina. Abbiamo bisogno di risposte, non possiamo essere ostaggi della politica, la Fiorentina non è un giocattolo. Aggiungo che lo studio Archea ha lavorato per mesi su varie opzioni: l'opzione restyling immediato, la Mercafir, Campi Bisenzio, Ridolfi, Campini... Non abbiamo preso un solo rendering o stile".
Riprendono le domande a Commisso.
La questione stadio è chiusa?
"No, mai detto. Però io non metto neanche un penny!".
Ma se aggiustassero il tiro, lei parteciperebbe?
"Certo, per quello ne parliamo. E che devo fare, lasciare lo stadio così per i prossimi 100 anni? Chi aiuta la Fiorentina se non io?".
Ritorna a parlare ancora Joe Barone: "Voglio dire che nel frattempo passano gli anni, sono già quattro. Di crescita e di visione, sono 4 anni che siamo qui a lavorare. Ecco perché dico che la Fiorentina non è il giocattolo della politica, non vogliamo ricominciare il giro della ricerca dei terreni e il meccanismo della richiesta dei permessi".
Che effetto fa la Fiorentina in finale di Coppa Italia e protagonista in Europa?
"Sono emozionato. La critica qui non finisce mai, continua ancora. Riportare la Fiorentina in Europa in 4 anni è stato bellissimo, ci sono proprietà che hanno preso il Parma, il Genoa, il Venezia, il Bologna... Presidenti mai andati in Europa in 15-20 anni. Però non abbiamo vinto ancora niente, riparlerò se succederà".
Si sente preso in giro dalla politica fiorentina?
"Voglio essere rispettoso di chi è stato eletto. Il grande sbaglio è stato che non è iniziata la guerra nel 2019, quando Pessina (il Soprintendente) ci ha detto che il progetto di Casamonti non si poteva fare. Serviva una di quelle guerre in cui nessuno resta vivo. Mi scuserete, ma per me il Franchi non è un monumento. Se dico che è una porcheria mi cacciano, ma ci sono stadi e stadi... Ne ho visti bellissimi in Turchia e Polonia, perché loro così e noi questo? Dobbiamo rivoluzionare il modo di fare le cose qui".
Perché del "fare la fine del Flaminio" si parla solo quando fa comodo?
"Non so se mi prendono in giro, ma nella mia vita questo è il più grande fallimento. Forse è colpa mia, che ho creduto di poter fare certe cose... Mai sono arrivato a fallire, ho 73 anni, e stavolta è successo".
Vi hanno dato qualche tempistica per eventuali spostamenti?
Risponde Joe Barone: "Il Comune sta lavorando a dei progetti, lo stadio del rugby qua di fronte può essere un'opzione, ma bisogna capire chi fa l'investimento. La Fiorentina sarebbe molto danneggiata, perdere due anni significherebbe incidere sia sulla biglietteria che sui diritti televisivi. Non ci sono dettagli oggi e i tempi sono stretti: entro un anno servirebbe un nuovo posto in cui andare a giocare per la Fiorentina, ma oggi questo non esiste. Ovviamente siamo preoccupati".
Si ricomincia con Commisso. I dubbi sul Franchi rischiano di frenare la crescita e la programmazione del club?
"Abbiamo già dimostrato quanto siamo disponibili a investire sulla Fiorentina. Siamo a quasi 35-40 milioni di euro l'anno messi da me, perché le perdite della Fiorentina non finiscono mai, coi costi che abbiamo. Se arriviamo in Europa o in Champions possiamo ridurre le perdite, ci mancano i ricavi. Quest'anno in campionato non siamo stati bravi come lo scorso, però possiamo centrare gli obiettivi con Coppa Italia e Conference League. Sono cose che non avevamo discusso, anche se non dovessimo vincere avremmo fatto molto bene. La squadra avrà giocato quasi sessanta partite alla fine dell'anno, sarà un record nella storia della Fiorentina e siamo tutti concentrati sul prossimo mese. Sono qui per vedere se possiamo vincere qualcosa...".
Il dg Joe Barone risponde poi sul futuro dell'allenatore Italiano.
"Non c'è niente da confermare, è già l'allenatore della Fiorentina e certe cose non esistono. Dobbiamo portare avanti il lavoro con la crescita dei ragazzi: abbiamo fatto il Viola Park, abbiamo un settore giovanile di livello e c'è la responsabilità di far salire questi ragazzi".
Torna a rispondere Commisso. Come ripensa ai momenti difficili?
"Io ho sempre detto che le colpe erano mie e di lasciar fare Pradè, Barone e Italiano. Una questione di leadership, l'ho sempre fatto, ho la Mediacom da 27 anni e non sono preoccupato di cosa succede quando vengo in Italia, so che li tratto bene e loro lo faranno con me. E sapete che nessuno ha un contratto? Ci sono alcune proprietà e certi presidenti che non parlano mai da quando sono qui, lo stupido Rocco invece ogni tanto parla... Quella è stata la svolta, tutti hanno capito che sono protetti ma anche che la storia doveva cambiare".
Con i tifosi che rapporto ha?
"Io a Firenze non ho nessuna scorta, con mia moglie camminiamo e nessuno ci tocca. Sento invece di presidenti di Serie A che non si muovono da casa senza. I tifosi l'altra sera hanno fatto qualcosa di incredibile, di spettacolare (parla della coreografia, ndr). Mi emoziono, non posso andare in mezzo a loro o all'età che ho mi ammazzo. Ricordo ancora quando sono venuto a discutere con Ristic (agente di Vlahovic, ndr): non fatemi parlare... A 35 anni mi spiegava come dovevo fare le cose. Noi comunque stiamo dando tutto per i tifosi, siamo in vita, senza di loro non ci sarebbe niente".
Quando taglierete il nastro del Viola Park?
"La prima squadra della Fiorentina farà il ritiro là. Però non possiamo aprire tutto se non sarà ancora quasi completo almeno, la gente dovrà andare lì e vedere per bene".
Il dg Barone risponde sui tempi del trasferimento per l'eventuale restyling.
"C'erano dei tempi per i fondi dell'UE, non c'è ancora un'opzione su dove andare per 2 anni. Una cosa è scegliere di andarsene per quel tempo, un'altra è essere costretti a farlo per via dei lavori, dei soldi in ballo, della Questura... Le parole sono importanti".
Che ne pensa dell'uso di soldi pubblici per il rifacimento degli stadi?
"L'ho detto, posso andare in Svizzera a fare uno stadio? Questo non succederà mai, non ci sono alternative. Non c'è la norma per cui in Italia le squadre si spostano da una città all'altra, siamo ostaggi del sistema. Spero che loro, e intendo tutti i politici, si mettano in testa che la Fiorentina è un importantissimo asset della città e va rispettato. Se una strada si fa con soldi pubblici, di sicuro chi non ha la macchina non la usa. Quindi, che si dice, che loro non devono pagare le tasse? E lo stesso vale per ospedali, prigioni... In America ogni giorno le giunte locali amministrano soldi pubblici".
Come siete messi con i parcheggi della tramvia al Viola Park?
"È un problema. La tramvia ancora non è stata fatta, i parcheggi non esistono. E Rocco che deve fare? Intanto i costi sono aumentati da 70 a 100 milioni, ma è una mia responsabilità. Quindi il Viola Park sarà aperto senza i 400 parcheggi che sono stati promessi a me, dopo 4 anni". Integra il concetto Barone: "La Città Metropolitana e i comuni coinvolti stanno lavorando, l'esproprio del terreno è stato fatto, qualche complicazione c'è ancora ma a fine anno ci aspettiamo inizino i lavori per il parcheggio. Per la fine se ne riparlerà verso aprile-maggio 2024". Riprende la parola Commisso: "Dell'importanza di questa cosa ho parlato mesi. Dobbiamo poter portare tante persone, la zona del Viola Park è bellissima, immensa, spero che anche per voi sarà una gran cosa. Ma dove parcheggiano? Vengono in bicicletta, o a cavallo? Un grande problema, una promessa non mantenuta".
Che ne pensa della situazione che sta vivendo la Juventus?
"Meglio che non li critico più o qualcuno se la prende. Andate a vedere quanto hanno perso le loro azioni... Dopo Ronaldo hanno immesso 700 milioni, se togli quelli il valore della Juve è di 150 (si riferisce alle quote azionarie, ndr). Pensate come sono state rovinati. Nessuno lo dice pubblicamente, io sì: l'indice di liquidità nostro a marzo 2023 sarà 1.20. Saremo sotto del doppio sul minimo consentito, spero che ogni altra società con cui competiamo possa rendere pubblici questi dati, non devono essere segreti. Si parla di quanto paghiamo i giocatori, di quanto prendono, ma perché non di cose importanti come queste?".
Riprende di nuovo la parola Joe Barone: "Solamente due squadre hanno pagato tutte le imposte entro la data del 15 dicembre. Noi e la Cremonese. Difficile però trovare notizie o dati sull'indice di liquidità, dobbiamo parlare anche delle gestioni societarie. La Fiorentina è una società modello, per tante cose: infrastrutture, visione, pagamenti puntuali e tante altre cose. Ringraziamo Rocco".
Di nuovo Commisso sulla situazione economica.
"Non ci dimentichiamo che negli anni del Covid nessuno è stato mandato a casa, abbiamo pagato ogni dipendente. Io sono fatto così. Nessuno si metta nella testa però che si spendano soldi all'infinito, l'ho detto 4 anni fa e lo ripeto oggi. Il tutto in tempi moderati, così ho vissuto l'intera mia vita. E poi c'è un'altra cosa che voglio dire, la Fiorentina non è in vendita. Sento parlare di Pif e degli arabi, ma chi sono? Decido io quando vendere la Fiorentina, ma state tranquilli che oggi e domani non succederà, dovrete combattere con me che vi piaccia o no. Comunque dobbiamo seguire le regole del Fair Play, sono dei limiti che ci costringono a fare come adesso".
Sarebbe disposto a tornare a parlare con il Comune nel caso di aperture su abbattimento delle curve come suggerito da Renzi?
"No. A 4 anni di distanza ho già messo oltre 400 milioni nella Fiorentina e i ricavi non sono incrementati. Spero che capirete quanti soldi perderemmo mettendone altri, si arriverebbe a 700-800. Devo fare come mi hanno insegnato mia madre e mio padre, un passo alla volta facendo le cose giuste per Firenze. Però politica e burocrazia hanno molto lavoro da fare".
Il dg Joe Barone risponde su una domanda sull'importanza dello stadio.
"Il treno è già passato, l'investimento deve essere dello Stato e del Comune. Ci sono molti meccanismi per prendere i soldi, ci sono tassi europei quasi a zero". Aggiunge Commisso: "Avessero capito cosa significa fast, fast, fast, magari i tifosi avrebbero un nuovo stadio".
Ma gli investimenti sono chiusi solo sul Franchi o in generale su un nuovo stadio? Risponde Joe Barone.
"Il Comune di Firenze, nella figura del sindaco Nardella, lavora per trovare fondi e andare avanti col progetto restyling, non è che buttiamo tutto a mare. Mentre si va avanti però ci servono risposte su dove andremo a giocare. Campi Bisenzio comunque è una storia del passato".
Volete tenere Nico Gonzalez e Amrabat?
"Lasciate che finiamo la stagione. Barone e Pradè lavorano su questo, non voglio rispondere".
Il ds Pradè sarà confermato?
"Daniele è stata una grande aggiunta per la Fiorentina, ha tutto il mio rispetto e speriamo di poter continuare insieme".
Farete una tournée negli USA?
"Sta diventando difficile, c'è un torneo tra la MLS e il campionato messicano, vogliono bloccare le squadre europee. Faremo il ritiro al Viola Park e una tournée in Europa".
Ha fatto qualche promessa ad Amrabat?
"Mai. Non posso dirvi che rimarrà qui a vita ma non conosco nemmeno il suo procuratore. Queste sono cose messe in giro sui giornali senza aver prima parlato con me, anche perché sono Barone e Pradè a occuparsi di queste cose, non io. Tranne Ristic, con lui sì (ride, ndr)".
Darete premi in caso di vittoria di una coppa? Risponde Joe Barone
"Ogni nostro giocatore ha dei bonus sul contratto se vinciamo la Coppa Italia o raggiungiamo comunque obiettivi. Non daremo premi in più".
Il Viola Park costerà 10 milioni di euro l'anno, come recupererete?
"Sapevamo già quando abbiamo iniziato certe cose. Vedremo. Sono sicuro che ci sono anche squadre internazionali che, quando passano qui, avrebbero bisogno di posti in cui allenarsi. Credo che qualche soldo lo faremo. Non per arricchirci, ma per arrivare al punto in cui anche il Viola Park possa dare il suo contributo. Il più grande sarà quello di riuscire a portare avanti i nostri giovani, io ci credo molto".
Quanto le dispiace che la Fiorentina sia poco raccontata dalle grandi testate?
"I fatti parlano da soli. Da quanto tempo è che Cairo è padrone del Torino e della Gazzetta, vent'anni? Mai vinto niente. Vediamo che succederà per noi, ma almeno abbiamo l'opportunità di farlo".
Quanto merito c'è di Italiano?
"Rocco nel momento più difficile è venuto a difenderlo davanti a voialtri. Mi ricordo quello che gli dicevano, terribile. Lui lavorava in campo e intanto tutti che bestemmiavano e mandavano cose brutte. Ho difeso lui ma anche Pradè, Barone e tutti quelli che lavorano alla Fiorentina, per me è stata lì la svolta. Italiano è importantissimo, sta ogni giorno a dirigere i ragazzi e merita grande credito".
Sullo stadio siete ottimisti o pessimisti?
"Mi auguro che lo stadio sia restaurato dal Comune, mi hanno detto che i soldi ci sono e io sono favorevole. Sono ottimista, credo si farà: se il problema sono 55 milioni, la cifra non è insormontabile. Nardella ci ha perso tanti anni, so che vuole lasciare Firenze con una buona dote. A Renzi chiedo, invece che oggi perché certe cose non le ha dette quattro anni fa?".
Difficile raccapezzarsi tra più livelli? Risponde Joe Barone.
"Chi deve giocare in tre competizioni ha delle difficoltà. Chi vince rimane nella storia, noi non siamo gli unici a vivere certe difficoltà. Inutile parlare di mercato, in questo mese ci giochiamo parte della nostra storia e della Fiorentina, vogliamo parlare dell'oggi. Per quando finirà il campionato saremo più che preparati, come dice il presidente il settore giovanile della Fiorentina è stato storicamente sempre importante e vogliamo rafforzare questo facendo arrivare ragazzi in prima squadra".
C'è un qualche giocatore che la sta stupendo?
"L'altra sera Dodo, ricordo che lo chiamavate porcheria. Gli piace essere abbracciato da me... Io però voglio bene a tutti! Sono come miei figli, sono sempre stato così, senza passione non avrei mai fatto certe cose".
14.25 - Termina la conferenza stampa.
