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Massimo Moratti compie 80 anni, il più vincente nella storia dell'Inter

Massimo Moratti compie 80 anni, il più vincente nella storia dell'InterTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Oggi alle 10:45Serie A
di Ivan Cardia

“Quella del Triplete ha fatto la storia, ma sono affezionato anche ai meravigliosi ragazzi del ’98 che non vinsero lo scudetto soltanto per una ladrata della Juve”. Massimo Moratti ha ricordato nei giorni scorsi le “sue” Inter. Quella di Mourinho che si è presa il mondo, ma anche quella che per anni è stata indicata come una società spendacciona ma senza trofei, fino allo scandalo di Calciopoli che ha cambiato la storia recente del calcio italiano. Oggi Moratti, forse il presidente più amato dai tifosi interisti insieme a suo padre Angelo - il numero uno della Grande Inter e dell’avvocato Prisco come vicepresidente - compie 80 anni.

70 miliardi. La storia (ri)parte il 18 febbraio 1995. A quasi trent’anni dalla cessione da parte del padre, Massimo Moratti compra l’Inter per 70 miliardi di lire. Altri tempi. I primi nomi che porta in società - oltre a Marco Tronchetti Provera nel Cda - sono legati proprio alla Grande Inter: ci sono Mazzola, Facchetti, Luis Suarez, Corso. L’Inter viene da anni molto “internazionali”, in cui vince più all’estero che in Europa: gli scudetti, nei tre decenni precedenti, sono appena tre, più una Coppa Italia. Nel ’91 e nel ’94 sono arrivate due coppe UEFA, che poi nel ’98 saranno seguite da quello che a lungo resterà l’unico trofeo conquistato da Moratti. Tra i primi acquisti si segnalano gli argentini Rambert e Zanetti: la leggenda vuole che il secondo sia stato solo un “contorno” del primo, la storia ha detto altrettanto.

Il presidente più vincente nella storia dell’Inter. Le prime stagioni sono faticose, polemiche. Gli esoneri degli allenatori si alternano alle dimissioni minacciate - e nel 2004 divenute effettive per un paio di anni - dallo stesso Moratti, uno di quei presidenti magnati e vulcanici che hanno fatto grande il calcio italiano negli anni ’90. Sono gli anni delle polemiche infuocate con la Juventus e del rigore negato a Ronaldo. A cambiare tutto, è appunto, lo scandalo di Calciopoli. Fino al 2006, alla Coppa Uefa già citata si aggiungono solo la Coppa Italia e la Supercoppa italiana del 2005. Poi l’Inter comincia a vincere scudetti in serie, a partire da quello del 2005/2006, assegnato dopo la revoca alla Juve e che i tifosi bianconeri chiamano di cartone. Ne arriveranno altri, l’apoteosi sarà la stagione 2009/2010 in cui Mourinho conquista tutto e poi vola al Real Madrid tra le polemiche. È l’inizio della fine dell’era Moratti: il 15 ottobre 2013 il pacchetto di maggioranza delle quote societarie viene ceduto a Erick Thohir. Il successivo 23 ottobre 2014, Moratti lascia anche la carica di presidente onorario, dopo 19 anni interrotti solo dalla breve reggenza di Facchetti dal 2004 al 2006. Il 6 giugno 2016, nell’ambito dell’acquisizione da parte di Suning, cede anche le sue ultime quote da azionista. Lascia come numero uno tuttora indiscusso: quattro scudetti, una Champions, una Coppa Uefa, un mondiale per club, due coppe Italia e due Supercoppe italiane. Undici trofei in tutto, che ne fanno il presidente più vincente nella storia dell’Inter, e ai quali - per avere un quadro della sua gestione da proprietario - sono da aggiungere gli ulteriori cinque trofei (uno scudetto, due coppe Italia e due supercoppe) conquistati nella presidenza Facchetti.

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