Mertens: "A Napoli sono un re, ma so che il trono è provvisorio. Allenare? Non credo proprio"
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Parlando dal ritiro della Nazionale belga, Dries Mertens manda messaggi d'amore a Napoli, una città in cui si sente un privilegiato: "A Napoli sono un re, sto vivendo una favola. Ma so anche che basta poco per perdere il trono. Non ho paura che la mia popolarità finisca dopo il calcio o che la gente si dimentichi di me, anche perché tornerò a vivere in Belgio, vedo troppo poco i miei nipotini".
Futuro lontano dalla panchina: "Fare l’allenatore è troppo stressante, i tecnici sono sempre stanchi. Per ora voglio giocare a calcio. A volte credo di poterlo fare fino a 40 anni. Altre, invece, penso: non ho ancora figli, se mi fermo posso viaggiare per il mondo. Sarebbe bello scoprire cose nuove anche se adesso siamo in una bolla".
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