Napoli, tutto facile con lo Spezia e Gattuso alza la voce sulle critiche

Dopo l'incontro con De Laurentiis in ritiro, il Napoli dimostra con i fatti di essere con Rino Gattuso. Gli azzurri si sbarazzano agevolmente dello Spezia, chiudendo la pratica in meno di un tempo, regalandosi così l'accesso alla semifinale contro l'Atalanta. Una partita che ricorda per certi versi quella persa con lo Spezia il campionato, forse paradossalmente creando anche meno occasioni, ma stavolta con più precisione sotto porta: il Napoli la sblocca con Koulibaly, dopo pochi minuti su sviluppi di palla inattiva, poi trova il raddoppio con Lozano versione centravanti - a suo agio nell'attaccare la linea altissima di Italiano - ed alla mezz'ora la chiude con Politano prima della firma anche di un ritrovato Elmas.
Nella ripresa Gattuso preserva Lozano, poi Zielinski, ma non riceve riscontri da Mertens - costretto ad uscire nel finale per i fastidi alla caviglia - e neanche da Osimhen. E non a caso il Napoli soffre qualcosa, pagando pure il poco minutaggio di tante alternative, subendo due gol ed un po' di possesso dello Spezia. L'attenzione però è sul post-partita con Gattuso che difende il suo lavoro e allontana ogni possibilità di dimissioni: "Non capisco questo clima attorno al Napoli, sapevo che era difficile lavorare qui ma è eccessivo tutto questo. Sento dire che mi dovrei dimettermi - ha proseguito - e perché mai dovrei farlo, perché non viene chiesto anche ad altri? Io qui sto buttando il sangue ed i risultati sono buoni. E' tutto esagerato. Mica siamo gli unici che hanno alti e bassi".
E Gattuso rimanda al mittente anche le critiche per il secondo tempo, cogliendo l'occasione per sottolineare l'assenza da mesi dei due centravanti titolari e che faticano a tornare in condizione: "Avanti di quattro gol devo provare Mertens e Osimhen, sono consapevole di una condizione al 30% e della sofferenza con loro in campo, ma se non mettono minuti... Nel primo tempo abbiamo fatto il giro della giostra, il pallone non lo hanno mai visto, poi - ha proseguito il tecnico - ci sta che con i cambi possano arrivare i gol presi. Ma le critiche non le capisco: sono senza Osimhen da tre mesi, di Mertens dalla gara con l'Inter. Cosa farebbe l'Inter senza Lukaku e Lautaro? Io faccio il mio lavoro, se non va bene pazienza".
