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Palmeri su Linterista.it: "La peggior Inter dell'anno, il pericolo in prospettiva..."

Palmeri su Linterista.it: "La peggior Inter dell'anno, il pericolo in prospettiva..."TUTTO mercato WEB
lunedì 27 febbraio 2023, 07:07Serie A
di Redazione TMW
fonte Tancredi Palmeri per LINTERISTA.IT

Non giocava così male da settembre l’Inter, dalla sconfitta contro l’Udinese. Sul piano delle occasioni ne ha avute addirittura una in più del Bologna, a testimonianza che per vincere all’Inter tutto deve sempre filare dritto. Ma da quel 18 settembre in poi, le sconfitte contro Roma e Juventus avevano visto l’Inter dominare salvo sfaldarsi nell’ultima mezz’ora, mentre contro l’Empoli giocò grossomodo come al Dall’Ara ma in 10 per 60 minuti e dopo la trasferta sfibrante in Arabia, dunque fu una partita sui generis.

Stavolta l’Inter per la prima volta in 5 mesi in campionato non ha imposto il proprio gioco, sicuramente non ha concretizzato ma in generale ha fatto pari e patta seguendo il corso degli eventi e non avendo personalità. E’ evidente che l’impegno Champions c’entri tutto: ha sfiancato la squadra sul piano fisico ma soprattutto mentale, una battaglia agonistica di rara intensità che ti succhia la concentrazione e necessita giorni per essere assorbita.

Sicuramente spiega la sconfitta, non è sufficiente però a giustificarla. La brutta partita era preventivabile per le ragioni dette, ma l’Inter non può permettersi paradossalmente di non fare mai risultato ogni volta che giochi male, contraddizione a cui le grandi squadre sanno ovviare.

In generale la prima prestazione tutta negativa sul piano del gioco dopo 5 mesi può essere pericolosa in prospettiva: proprio perché - che si finisse con una vittoria o una sconfitta - la ‘proprietà’ del gioco all’Inter di Simone Inzaghi da settembre in poi non è mai mancata.

Un solo episodio non è sufficiente ad essere attendibile, tanto più che proprio contestualizzabile nel calendario Champions. Però adesso sarà necessario che la squadra si renda conto che è mancata a Bologna proprio su quel piano.

Deve per forza essere sempre brillante per provare a vincere l’Inter di Simone Inzaghi? Sarebbe meglio, ma non sempre è possibile. E allora in partite come queste, dove forse lo senti già prima che per condizioni endogene e avversario non puoi esprimerti come da natura, in queste partite dunque sarebbe forse meglio scendere sin dall’inizio con il fioretto a casa e il coltello tra i denti.

Forse quando senti che ti avvicini a un incontro dove difficilmente potrai prenderti il gioco - qualunque sia la ragione - forse allora in quelle situazioni è meglio serrare i boccaporti e tesaurizzare le occasioni con la precisa intenzione di essere cinici. Fare in modo che siano gli altri a farsi prendere di rimessa, e non tu.

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