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Pinto-Fonseca, l’asse portoghese sorride al tecnico. Il rinnovo non è più un’utopia

Pinto-Fonseca, l’asse portoghese sorride al tecnico. Il rinnovo non è più un’utopia TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 21 febbraio 2021, 07:00Serie A
di Dario Marchetti

Terzo posto in classifica, quattro punti in più della passata stagione e la possibilità di accorciare ancora sulla vetta vincendo stasera con il Benevento e sfruttando lo scontro diretto tra Milan e Inter del pomeriggio. Se un extraterrestre arrivasse ora nella Capitale non capirebbe il motivo per il quale Paulo Fonseca sia costantemente sulla graticola. Il tecnico portoghese, intanto, dice di non pensare al rinnovo, ma qualcuno a Trigoria lo sta facendo e si chiama Tiago Pinto. Se poi è vero il detto ‘tre indizi fanno una prova’, allora in casa giallorossa gli elementi per pensare che questo possa non essere l’ultimo anno del portoghese ci sono tutti. Il primo indizio risale alla conferenza stampa d’insediamento del GM. “Mi rivedo molto nelle idee di calcio di Fonseca”, è stato l’endorsement pubblico. Parole non di circostanza perché a fine mercato per rafforzare ulteriormente la posizione dell’allenatore, prima avalla la scelta di mettere fuori rosa Dzeko e togliergli la fascia da capitano in seguito alla querelle post Coppa Italia, poi rilancia davanti ai microfoni: “Fonseca è il leader del progetto nel medio termine”. Infine il terzo indizio, quello prima della sfida con il Braga. “Paulo è un allenatore eccezionale e internazionale. Mi ha sostenuto molto da quando sono arrivato” ha confessato una tv di casa Tiago Pinto.

Dichiarazioni che sanciscono un vero e proprio asse portoghese all’interno del club e ricambiate da quelle altrettanto al miele di Fonseca, certo che il lavoro del GM possa portare la Roma a crescere. Altrettanto convinto è sembrato il tecnico quando in conferenza ha parlato del gruppo che si sta creando a Trigoria: “La squadra sta costruendo una struttura che può far bene nei prossimi anni”. Un futuro che potrebbe avere alla guida ancora l’ex Shakhtar. Com’è noto nel suo contratto è presente un’opzione per un terzo anno pronta a scattare in automatico (ma non è scontato che avvenga) in caso di accesso alla prossima Champions League. L’obiettivo è a portata di mano, ma conterà molto anche come si arriverà tra le prime quattro. La Roma e Fonseca dovranno dare dimostrazione di esser cresciuti anche nei big match, per ora il grande tallone d’Achille di Dzeko e compagni. Con questo ulteriore step a maggio Fonseca avrebbe un alleato in più davanti ai Friedkin, i quali comunque non gli hanno mai fatto mancare vicinanza e fiducia. Al resto potrebbe pensare l'asse con Tiago Pinto.

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