Pirlo, Agnelli e le parole del post-partita: con Sarri si capì che qualcosa si era rotto

Un’eliminazione diversa. Perché, dopo che la Juventus ha salutato la Champions League contro il Porto, è mancata una voce. Quella di Andrea Agnelli: negli ultimi precedenti, il presidente bianconero aveva messo sempre faccia e voce, nei momenti di maggiore difficoltà della Vecchia Signora. Le sue parole, di fatto, sono arrivate soltanto la rassicurazione di Andrea Pirlo: “Abbiamo parlato alla fine della partita, di futuro - ha detto il tecnico in conferenza stampa - mi ha detto che il progetto è appena iniziato”.
Il precedente con Sarri. Un approccio molto diverso, da entrambe le parti, rispetto a quello che vede protagonista Maurizio Sarri un anno fa dopo il KO col Lione. Se nel pre-partita il tecnico toscano aveva escluso che il suo futuro dipendesse dalla gara contro i francesi (il famoso “i dirigenti della Juve non sono dilettanti”), nell’immediato post-partita le sue parole tradivano la rabbia per la cocente eliminazione: “Non posso dire quello che dirò al presidente”. Agnelli, invece, parlò, come già accaduto con Allegri in precedenza. Anche in questo caso, però, si capiva benissimo che qualcosa si era rotto: “Faremo valutazioni su come ritrovare entusiasmo per la prossima stagione con voglia di vincere in tutti i campi. È una riflessione a trecentosessanta gradi”.
