Quale futuro per Cristiano Ronaldo? Perché sì e perché no al ritorno al Real Madrid
Che ne sarà adesso di Cristiano Ronaldo? Contratto in scadenza nell'estate del 2022, Fabio Paratici, direttore sportivo della Juventus, ha spiegato che "abbiamo un altro anno per parlare del futuro". Solo che l'ha detto prima dell'eliminazione Champions contro il Porto. Sarà così? Oppure CR7 potrebbe davvero lasciare Torino già in estate? Analizziamo su Tuttomercatoweb.com le varie ipotesi legate al futuro del fenomeno portoghese, tappa per tappa.
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IL REAL MADRID
Perché sì Perché Florentino Perez ha bisogno di lui. Perché lui ha bisogno di Florentino Perez. Perché il Real Madrid, dopo l'addio di Cristiano Ronaldo, ha perso lo status di squadra galattica. Perché sta inaugurando il nuovo Santiago Bernabeu e, qualora non dovesse raggiungere Kylian Mbappé, non ci sarebbe nessun giocatore migliore di CR7 per esserne il testimone. Per Erling Haaland ci sarà tempo, il Real ha bisogno di star planetarie anche a livello di marketing e nessuno meglio del portoghese può rappresentare questo profilo. E poi senza Madrid, Ronaldo non è stato più lo stesso in Europa. Sembra una storia spezzata a metà, il cui filo non si è però mai interrotto del tutto ed è pronto per essere ricucito.
Perché no Perché c'è il rischio di rovinare quel che di meraviglioso ha fatto a Madrid. Lì è stato tra i più grandi della storia ma, con la carta d'identità che galoppa avanti inesorabile, sicché c'è il pericolo che il Real si ritrovi la versione sfumata e sbiadita del Ronaldo che fu. E poi il costo: Florentino Perez è andato all-in con la costruzione del nuovo Santiago Bernabeu e in questi anni di stadi chiusi (il Madrid è il club che più di ogni altro al mondo ha risentito della mancanza di ticketing) ha subito un contraccolpo economico pesante. Se c'è da investire su un campione, e il club lo farà, punterà su un giovane con cui ricostruire i Galacticos.