Quattro ruoli in una notte: Frendrup, l'imprescindibile per Gilardino che incarna il DNA Genoa

Da laterale a terzino e ritorno. Per finire a centrocampo. Morten Frendrup lo puoi spostare in qualsiasi ruolo ma il risultato non cambia. Lottatore, instancabile, incarna in pieno lo spirito che vuole Alberto Gilardino dai suoi ragazzi. Il DNA Genoa. La voglia di sacrificarsi, di mettersi a disposizione del compagno di squadra e correre macinando chilometri su quel terreno che diventa un tavolo da biliardo quando in campo c'è il centrocampista danese. Anche al Via del Mare, il numero 32 rossoblu ha disputato una partita tutto cuore e sudore risultando fra i migliori dei suoi e poco importa se, per pura sfortuna, si sia trovato sulla traiettoria della conclusione di Oudin che ha deciso il match.

Quattro ruoli in una notte
Mister Gilardino conta molto su di lui e lo ha dimostrato nella partita di ieri sera quando gli ha cambiato ben quattro ruoli dimostrando la sua duttilità. Ha iniziato il match da esterno di centrocampo nel 4-4-2 ma con licenza di accentrarsi nel momento in cui Aaron Martin, finché è stato in campo, si sovrapponeva sulla corsia di sinistra. Dall'espulsione del giocatore spagnolo, Frendrup è passato ad occupare la posizione proprio dell'ex Mainz come terzino sinistro. Ad inizio ripresa l'ingresso di Vasquez ha portato il centrocampista ad occupare la posizione di esterno alto ma questa volta a destra per poi chiudere il match come interno, il suo ruolo.

Sempre in campo con Gila
E non è un caso che il tecnico piemontese, dal suo arrivo in prima squadra, in Serie B lo ha sempre voluto in campo e quasi sempre dal primo minuto. Da registrare solo un'assenza nella passata stagione che è valsa il ritorno nel calcio che conta, nel successo casalingo per 3-0 contro la SPAL. Quest'anno con l'arrivo dell'altro Morten, l'ex sampdoriano Thorsby, sembrava potesse perdere il posto ma alla fine è sempre stato schierato in tutti gli impegni, Coppa Italia compresa, dal primo minuto e per tutti i novanta minuti. Segno dell'importanza di un giocatore generoso ma anche capace di fare tanta quantità in mezzo al campo. Morten Frendrup, l'imprescindibile.