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"Rispetto l'Italia, ma sono della Roma". Rivedi Ranieri in conferenza sul no alla panchina azzurra

"Rispetto l'Italia, ma sono della Roma". Rivedi Ranieri in conferenza sul no alla panchina azzurraTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 11:13Serie A
di Simone Bernabei

Nel corso della conferenza stampa di ieri in cui è stato presentato Gian Piero Gasperini come nuovo allenatore, il consulente della Roma Claudio Ranieri è brevemente tornato anche sul recente no all'Italia per la panchina del dopo Spalletti:

Come è andata la trattativa?
"Ci siamo sentiti c'è stata apertura da parte sua, poi a fine campionato ci siamo sentiti di nuovo. Ci siamo incontrati a Firenze... è noto. C'è stata subito sintonia, è motivato ed entusiasta. Sono contento e soddisfatto. Bisogna lavorare, ci sarà un cambio di mentalità. Io sono stato un fratello maggiore per la squadra, li ho stimolati senza accusare nessuno. Con alcuni ci sono riuscito, con altri meno. Fa parte del ruolo. I calciatori vogliono una persona schietta come Gasperini".

Che si aspetta tra tre anni?
"Andare in Champions, poi il campionato. Ma ora siamo alla base, in una nuova nascita. I Friedkin hanno speso tanto e vogliono farlo ancora. Stanno andando avanti sullo stadio. Si vuole portare il brand Roma in alto. Questo ci ha fatto innamorare".

Cosa ha chiesto a Gasp?
"Di fare Gasperini... Percassi dopo il quarto anno chiedeva sempre la salvezza, noi partiamo da un livello più alto e gli chiediamo di fare bene. I tifosi si identificheranno, ci vorrà tempo. Se andavamo in Champions, avremmo incontrato tutte grandi squadre e non siamo pronti per questo. Ma siamo agguerriti per l'Europa League. Mi auguro un bel percorso. Uniti, con la consapevolezza di dover ingoiare amaro. Ho detto a Gasperini che i tifosi vogliono vedere la squadra combattente anche nel perdere".

La questione Nazionale? Cosa può dirci?
"Si è detto tutto, rispetto l'Italia ma sono della Roma".

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