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Roma, presentato Gasperini: "Mi voleva anche la Juve". E Ranieri spiega il 'no' alla Nazionale

Roma, presentato Gasperini: "Mi voleva anche la Juve". E Ranieri spiega il 'no' alla Nazionale
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 00:45I fatti del giorno
di Pierpaolo Matrone

Giornata di conferenza stampa in casa Roma. Questo martedì è stato presentato Gian Piero Gasperini come nuovo allenatore, alla presenza anche del suo predecessore - nonché consulente della proprietà oggi - Claudio Ranieri. E davanti ai media il tecnico di Grugliasco ha confermato gli abboccamenti con la Juventus prima di pronuncia il sì definitivo alla Roma, spiegando di non aver avuto grossi dubbi: “Sì, però ho avuto la sensazione che questa fosse la strada giusta. Al di là di tutti i rischi che continuamente mi vengono elencati. Ho pensato che poteva essere, per la mia carriera ma anche per il mio modo di esprimermi e fare calcio, la situazione giusta. Era quello che cercavo, e ho la convinzione forte di aver fatto la scelta giusta”.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione in giallorosso, Gasperini è anche tornato su cosa non ha funzionato nella sua precedente esperienza in una big, la brevissima parentesi all’Inter: “Rimango della stessa idea, devi dare subito dei segnali importanti e portare la gente dalla tua parte. Poi serve fiducia, ma questa è l’ambizione più grossa e ci sono squadre importanti, che hanno fatto le coppe, ma pure squadre emergenti. C’è una corsa, più che allo scudetto, alle posizioni Champions. È evidente che, quando entri in una piazza che ha così tanto entusiasmo, devi entrare forte. Significa avere una squadra che ti segue”.

Come dicevamo, presente anche Claudio Ranieri, che ha raccontato della bugia bianca che è stato costretto a dire. “Mi avete dato del bugiardo quando ho risposto di no alla domanda se fosse Gasperini”. L'ormai ex tecnico giallorosso è tornato sulla trattativa con Gasp: “Ma in quel momento non era ancora Gasperini: lo avevo contattato e mi aveva detto ‘perché no’, però da lì a dire che era lui ce ne correva di tempo e di tutto. L’ho chiamato e gli ho chiesto se poteva essere interessato - ha proseguito Ranieri nel corso dell’incontro con i cronisti -. Finito il campionato ci siamo risentiti, poi siamo stati sorpresi a Firenze e il resto è noto. È stato molto pratico, molto veloce, molto tutto: c’è stata subito sintonia, ho trovato una persona con una voglia di far bene incredibile. Super motivato, super entusiasta, perciò io sono particolarmente contento. Per il momento sono soddisfatto, certo poi bisogna lavorare e che i ragazzi capiscano che c’è un cambio di mentalità. Io sono arrivato in un momento nel quale avevano il morale sotto terra, sono stato più un fratello maggiore che li ha stimolati in ogni verso, riprendendo chi dovevo riprendere in modo costruttivo”.

L'allenatore testaccino è tornato brevemente sul rifiuto opposto alla FIGC per il ruolo di commissario tecnico della Nazionale, dopo l’esonero di Luciano Spalletti: “Si è detto tanto, tenetevi quello che si è detto. Da parte mia non dico nulla. Rispetto l’Italia - ha aggiunto Ranieri -, ma sono della Roma”.

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