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Sampdoria, composizione negoziata: 120 giorni di tutela del patrimonio. La delibera del Tribunale

Sampdoria, composizione negoziata: 120 giorni di tutela del patrimonio. La delibera del TribunaleTUTTO mercato WEB
mercoledì 1 marzo 2023, 09:50Serie A
di Andrea Piras

120 giorni di tempo a partire dal 6 febbraio. Il giudice Andrea Balba della Sezione VII Civile del Tribunale di Genova ha emesso il decreto di tutele in favore della Sampdoria. Se in campo la squadra di Dejan Stankovic deve sovvertire in un mese una classifica decisamente complicata, con l’ultimo posto in classifica certificato dal successo della Cremonese ieri contro la Roma, fuori il club sta lottando per la sopravvivenza con la composizione negoziata di crisi avviata lo scorso mese dal Consiglio D’Amministrazione, insieme all’avvocato Eugenio Bissocoli.

La sentenza
Una volta preso atto della relazione dello stesso professionista nominato dalla Camera di Commercio del capoluogo ligure, il giudice ha espresso parere favorevole deliberando che nel periodo sopra indicato "i creditori della società non potranno acquisire diritti di prelazione se non concordati con l’imprenditore - si legge - né potranno iniziare o proseguire azioni esecutive o cautelari sul patrimonio o sui beni e sui diritti con i quali viene esercitata l’attività di impresa. Fino alla conclusione delle trattative o all’archiviazione dell’istanza di composizione negoziata, la sentenza di apertura della liquidazione giudiziale o di accertamento dello stato di insolvenza non potrà essere pronunciata, salvo che il Tribunale disponga la revoca delle misure protettive. I creditori nei cui confronti operano le misure protettive non potranno, unilateralmente, rifiutare l’adempimento dei contratti pendenti o provocarne la risoluzione, né potranno anticiparne la scadenza o modificarli in danno dell’imprenditore per il solo fatto del mancato pagamento dei crediti anteriori rispetto alla pubblicazione dell’istanza di negoziazione assistita". Il decreto non riguarda gli stipendi e le rateizzazioni IRPEF che vanno regolarmente saldati.

I debiti e la cessione
Momento complesso quello che riguarda il club di Corte Lambruschini che deve far fronte ad un’importante esposizione debitoria che, stato a quanto riportato, andrebbe oltre quanto fatto trapelare in questo periodo. Nel documento infatti si può notare, nelle motivazioni che hanno spinto a prendere questo provvedimento, come i debiti complessivi ammontino ad una cifra di “circa 200 milioni di euro", anche se quelli netti si attestano sui 140 milioni. Nel periodo concesso dal Tribunale di Genova, la Sampdoria dovrà risanare la propria situazione che non può "che passare - viene sottolineato all’interno del testo - come correttamente individuato dalla ricorrente, nella cessione (in senso ampio) della società sportiva".

Le strade?
Le strade per arrivare ad un epilogo lieto sono due. Il primo riguarda il bond convertibile, ovvero un prestito per un periodo di tempo medio mettendo in pegno le azioni del club. La seconda è quella della cessione, come sottolinea nel testo anche lo stesso Bissocoli "che ha evidenziato sussistere le condizioni ed i termini per proseguire nell’attività di negoziazione assistita sussistendo la disponibilità del ceto bancario (a finanziare la continuità), dei creditori commerciali (a dilazionare i pagamenti) e diversi soggetti qualificati interessati all’acquisizione della società".

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