TMW - De Biasi: "Spalletti capace e con la giusta astuzia. Si è vista la sua impronta nell'Italia"

"Ho fatto il percorso che dovevo fare con questa squadra. Facendo le valutazioni del caso, ritengo di aver raggiunto il massimo, con cose straordinarie a livello di risultati". Il commissario tecnico Gianni De Biasi commenta così, in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com, a decisione di lasciare la panchina della nazionale dell'Azerbaigian dopo un'avventura di oltre tre anni: "Lascio una squadra discretamente giovane, che può avere un futuro. Ma io mi fermo qui. Le cose iniziano e finiscono, per me erano finite".
L'Italia si è qualificata pur rischiando nell'ultima gara.
"L'Italia mi è piaciuta inizialmente contro l'Ucraina, ha fatto bene, nel secondo tempo si è un po' frenata col braccino corto, forse si è palesata la paura del solito incubo di non qualificarsi. Ma alla fine, quello che doveva raggiungere Spalletti l'ha raggiunto con grande abilità, una persona capace e l'ha dimostrato".
Spalletti ha avuto un bell'impatto sulla Nazionale
"Sicuramente si vede l'impronta. Sa allenare, non si focalizza su un unico obiettivo o strategia, ha l'astuzia di leggere e interpretare le situazioni che vive".
L'Italia sarà in quarta fascia e il sorteggio regalerà almeno un paio di big nel girone.
"Io credo che a volte non sia così fondamentale incontrare un girone "facile". Il fatto di sapere già che sarà impegnativo e che serviranno il 110% delle proprie possibilità, è un presupposto importante perché la competizione venga onorata e giocata in modo ideale".
Quante possibilità ha onestamente l'Italia all'Europeo? "Difficile da dire, non abbiamo la squadra più forte al mondo. Mi sono piaciute le dichiarazioni dei giocatori azzurri in cui hanno detto che dobbiamo cercare di difendere il titolo. Dobbiamo lavorare sulla crescita superiore da punto di vista della convinzione mentale e interpretazione delle partite. E trovare chi concretizza il volume di gioco, senza gol sei a rischio fino all'ultimo secondo, come nell'ultima partita".
Scamacca può essere l'attaccante centrale del futuro? C'è la qualità giusta per pensare di poter tornare ai bei tempi? "Spalletti con una punta davanti "alla Osimhen" si troverebbe decisamente meglio e noi saremmo tutti più tranquilli: un giocatore che attacca la profondità e che riesce a fare gol in tante situazioni, noi abbiamo questo problema. Dobbiamo dare fiducia ai nostri giocatori sperando che a giugno possano avere una condizione migliore rispetto a quanto hanno mostrato nell'ultimo periodo. Però ci si può lavorare, c'è anche di peggio in giro".
