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TMW RADIO - Sconcerti: "Eriksen play è difficile. Cosa manca al Napoli? Quattro centravanti"

TMW RADIO - Sconcerti: "Eriksen play è difficile. Cosa manca al Napoli? Quattro centravanti"TUTTO mercato WEB
martedì 12 gennaio 2021, 19:40Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Il direttore Mario Sconcerti è intervenuto a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. L'intervista inizia dal nuovo possibile impiego da playmaker di Eriksen: "Sicuramente c'è un disegno. Non riuscendo l'Inter a piazzarlo in modo appropriato, perché tra commissioni e contratto è costato 36 milioni più 7 netti d'ingaggio, evidentemente hanno il dovere di provare a reinserirlo nel modo migliore, più utile, dentro la squadra".

Un'operazione che può funzionare?
"Secondo me si può andare solo a migliorare, perché quello di Brozovic non è il suo ruolo. Se pensiamo a quello che davanti alla difesa smista palloni con calma, in orizzontale, può farlo perché chiunque con buona qualità sa farle. Se pensiamo a Eriksen che deve organizzare e rifinire il gioco, vedo difficile che possa farlo un fantasista d'attacco. Certe qualità non le trovi in due-tre partite: può darsi che succeda ma mi sembra più un tentativo di riportarlo al centro di un progetto mai cominciato".

Cosa rappresenta la Coppa Italia per l'Inter?
"Non ti devi fare queste domande a questo punto della strada. Da un lato viene da dire chi se ne frega e togliersi il peso delle partite nel mezzo, ma dall'altra sarebbe la seconda coppa consecutiva che perdi in pochi mesi, e questo fa sicuramente da stimolo. Sia per l'Inter che per l'avversario: non puoi rinunciare a niente perché tra tre mesi non sai di cosa avrai bisogno".

Quali sono i problemi dell'Inter?
"Prendono troppi gol, se continuano così a fine campionato ne avranno subiti cinquanta, e così facendo nessuno ha mai vinto il campionato. Se l'Inter fosse stata una grande squadra non avrebbe fatto tirare la Roma dieci volte negli ultimi venti minuti. Non c'è nulla di male nel chiudersi per difendere il risultato, ma il problema dell'Inter è che spesso non gli riesce. Una caratteristica di tutti, anche la Roma per due volte a inizio dello stesso tempo è stata travolta: nessuna delle due squadre ha retto più di un quarto d'ora delle altre perché le squadre sono imperfette. Tutte, Juventus compresa. La Juventus, ricordiamo, ha vinto gli ultimi due campionati e ha cacciato gli allenatori che li hanno vinti: ufficialmente, per loro, le cose non hanno funzionato. La Juve stessa non è contenta di sé e di quanto fatto negli ultimi due anni".

Come vede il Napoli?
"Domenica ha avuto la fortuna che era mancata con lo Spezia, segnando al novantesimo con un colpo di testa di Bakayoko: il Napoli ha dei problemi. Intanto, stanno giocando senza quattro centravanti come Osimhen, Mertens, Llorente e Milik. Se arrivi al quinto, dei problemi li hai perché il Napoli manca nella realizzazione, oltre alla lentezza e al disordine con cui porta avanti la palla dal basso. Più che di qualità secondo me è un problema di caratteristiche dei giocatori. Vedo almeno tre squadre superiori a loro, e altre tre con cui se la giochi: qualcuno quinto e sesto deve arrivarci".

Che dire sui problemi del Cagliari?
"Sono molto sorpreso. Il presidente è un ambizioso che ogni anno sorprende, che dà qualcosa in più e si concede giocatori che difficilmente il Cagliari si è potuto permettere. Secondo me non valgono questa classifica: sono in un momento pallido ma hanno i sintomi di una squadra, e anche domenica li ho visti. Nella Fiorentina, per esempio, faccio già più fatica. Però quando prendi una china è difficile risalire la strada e se ci metti venti partite diventa tardi".

Quanto potrà incidere Callejon nella Fiorentina?
"Ci sarebbe bisogno di qualcuno che porti gol, e non penso che Callejon sia l'uomo giusto. Lo è per una squadra che riesce ad appoggiarsi sulle fasce, ma non ti salta l'uomo col dribbling: è uno di quelli che dà ordine ed equilibrio ad una squadra di qualità, ma non la porta lui. Credo nel futuro della Fiorentina soprattutto perché ha una buona difesa, almeno relativamente alle altre squadre. I problemi non li risolverebbe nemmeno Pavoletti, per dire... Ha 32 anni e viene da due crociati di fila: basta anche con questo tipo di giocatori. Ora sento parlare di Conti: se deve essere un affare perché il Milan non lo vuole più e a 26 anni puoi puntare soldi su giocatori a rischio ok, ma non fai altro: il rischio si trasforma spesso immediatamente in un danno. In questo momento la Fiorentina sta cedendo tutti i giocatori comprati un anno fa, e qualcuno dovrebbe renderne conto. Ci sono cose che non si capiscono, una società schizofrenica".

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