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Tre indizi fanno una prova: l'Inter è già stanca. Sanchez & Co: tocca a voi

Tre indizi fanno una prova: l'Inter è già stanca. Sanchez & Co: tocca a voiTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 29 settembre 2023, 09:23Serie A
di Ivan Cardia

A San Sebastián se n'erano avute già svariate avvisaglie. La gara poi pareggiata contro la Real Sociedad rimane, nel complesso, quella giocata meno bene dall'Inter in questo avvio di stagione. Contro l'Empoli e soprattutto il Sassuolo sono arrivate ulteriori conferme: i nerazzurri, dopo lo sprint iniziale, hanno bisogno di tirare il fiato. È solo l'inizio, ma forse proprio per questo, col rodaggio ancora da complicare, è la gestione delle energie che, più di tutti gli altri elementi, ha tradito Simone Inzaghi contro i neroverdi.

Bastoni, Mkhitaryan, Lautaro. Sono gli insostituibili, di fatto gli insostituiti. L'argentino, prima e dopo il gol pesante contro la Real Sociedad, è apparso lontano dalla macchina perfetta ammirata nelle prime uscite. L'armeno ha deluso, pure lui, facendo anche arrabbiare Inzaghi per quella copertura così fiacca sull'azione che Berardi sfodera da un paio di lustri a questa parte. Il difensore, in verità, non si è reso protagonista di particolari macchie. Però è, appunto, uno di quelli che non ha ancora tirato il fiato. E in passato il tecnico piacentino aveva adottato una strategia molto diversa. Per esempio, nelle prime sei giornate dello scorso campionato, Bastoni era andato addirittura tre volte in panchina, di cui una senza entrare in campo. Una panchina pure - persino - per Lautaro, poi subentrato contro la Cremonese. Caso a parte Mkhitaryan, che aveva iniziato la stagione acciaccato; se si prende a riferimento la scorsa stagione, però, nessuno dei centrocampisti "titolari" (Barella, Brozovic, Calhanoglu) aveva a questo punto un minutaggio alto quanto quello dell'ex Roma, che ha saltato appena 50 minuti sui 630 giocati dall'Inter.

La rosa è profonda. Sì o no? Perché c'è profondità e profondità. Gli elementi di cui sopra, è bene precisarlo, non fanno parte di un ipotetico processo a Inzaghi: sul carro del tecnico si sale e scende con un po' troppa fretta. Semmai, il punto è accettare che ai picchi corrisponda qualche battuta di arresto e qualche difficoltà. E che l'allenatore, già da Salerno, ha delle armi su cui puntare. A patto che rispondano: non è tanto il caso di Carlos Augusto o di Benjamin Pavard, che qualche risposta l'hanno già data, e nemmeno di Davide Frattesi. Tutti e tre, per la cronaca, dovrebbero partire titolari all'Archi. Da qui alla sosta, saranno fondamentali le risposte date da Alexis Sanchez e Davy Klaassen. È grazie ai loro innesti che si dice la rosa dell'Inter sia amplissima: a patto di essere schierati, devono dimostrarlo.

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