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Udogie, il Tottenham, l'Italia. L'agente: "Con Spalletti non è penalizzato. Zaniolo..."

Udogie, il Tottenham, l'Italia. L'agente: "Con Spalletti non è penalizzato. Zaniolo..."
mercoledì 20 marzo 2024, 10:00Serie A
di Raimondo De Magistris

Il procuratore Stefano Antonelli ha preso parte alle edizione romana di 'TransferRoom': "E' un format interessante, che io ho cominciato a vivere da tre anni. Ogni volta aumentano gli addetti ai lavori, l'interesse, somiglia sempre più a una sessione di calciomercato".

Proprio da 'TranferRoom' è emerso che Udogie è il giocatore italiano Under-23 col più alto valore di mercato
"Gioca in Premier, che è il campionato più importante al mondo. Fa il titolare al Tottenham a 22 anni ancora da compiere, è normale che il tuo cartellino prenda un certo valore. Ho letto che per 'Transferoom' il suo cartellino vale 59 milioni di euro, cifra figlia degli algoritmi... E' un giocatore importante. Ogni giorno siamo in discussione e lui sa che per essere protagonista in quel campionato lì devi essere sempre al 110% da tutti i punti di vista. E' un campionato estremo, sia di qualità, sia di fisicità. Lì non c'è la stampa che ti critica come in Italia, è vero, è più incentrata sul gossip, ma quando non vinci col Tottenham si fa sentire. Anche per loro c'è pressione, non vincere è un problema. Finora ha disputato 24 gare da titolare e sta andando bene".

Allenatori e futuro. Il futuro di Allegri lo vedi ancora alla Juventus?
"Il mio unico dubbio è che se ne parla troppo. E quando se ne parla troppo, non è sempre un buon segnale. Troppe volte ho letto: 'Allegri è il nostro allenatore' o 'Allegri è il nostro punto di riferimento' o 'E' la persona con cui inizieremo il progetto il prossimo anno'. Ma se è così, non serve neanche parlarne e quindi un pizzico di dubbio potrei averlo. Se invece penso a cosa pensa Allegri, non ho dubbi che lui voglia ancora restare alla Juve".

Come giudichi la scelta Tudor fatta dalla Lazio?
"Ne ho parlato con Angelo Fabiani e ho capito la scelta, ho capito perché sì è arrivati lì. Per cambiare allenatore vuol dire che ci sono dei problemi, ma spesso non si cambia più allenatore perché non c'è la grande scelta. Io credo che la Lazio tra le scelte possibili abbia preso l'allenatore che più si avvicina al progetto che vuole portare avanti la società biancoceleste dal 1° luglio 2024. Probabilmente la Lazio è a fine ciclo, deve ripartire sia dal punto di vista anagrafico ma anche patrimoniale. I giocatori più importanti della Lazio sono ultratrentenni e quindi il valore patrimoniale non c'è più: c'è il valore tecnico, ma non quello patrimoniale. La Lazio con Tudor credo abbia cercato l'identikit della persona risoluta, che conosca bene il campo e abbia un'immagine internazionale. La Lazio ha scelto un allenatore che ha caratteristiche morali e tecniche per iniziare un percorso di ringiovanimento perché, a mio avviso, in estate ci saranno dei tagli eccellenti".

Udogie gioca nel campionato più famoso al mondo. E però in chiave Nazionale, il fatto di non essere in Italia può spostare gli equilibri?
"Dipende semplicemente dal tecnico e dall'entourage del tecnico di quel momento. Oggi in Nazionale è tornato Nicolò Zaniolo che credo abbia disputato 6-7 partite in tutto e quindi non arriva per quanto fatto in Inghilterra, ma per quello che Spalletti e il suo staff conoscono. Da quello che so, Udogie è stato visto dal vivo da Spalletti e da Baldini almeno otto volte. L'Inghilterra è a due ore d'aereo da noi, ci andranno anche altri giocatori e almeno per quanto riguarda questa gestione non c'è alcun problema. Né per lui, né per gli altri giocatori che militano in Inghilterra, in Francia, in Spagna o in Germania. Li seguono tutti".

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