Parma, Delprato: "Concentrati solo sul Brescia, ma più in alto arriviamo meglio sarà"

Il difensore del Parma Enrico Delprato ha parlato in conferenza stampa del momento che attraversa la squadra ducale in vista della sfida contro il Brescia di domenica: “Il nostro approccio alle partite è sempre stato uguale, di andare ad aggredire le partite e cercare di proporre il nostro gioco. È normale che in alcune partite abbiamo raccolto ed in altre abbiamo raccolto qualcosa in meno. Ora mancano tre partite ed il messaggio è sempre quello di trattare ogni sfida come se fosse una finale. Sappiamo di essere una squadra forte e adesso prima di parlare di play off mancano tre partite in cui portare a casa il massimo, poi vedremo dove arriveremo. Il Brescia è un avversario forte anche se non conosco le cause di un campionato sottotono fino a qualche settimana fa. Ha però fatto 10 punti nelle ultime quattro gare e poi in Serie B tutte le partite sono difficili, a maggior ragione adesso che affrontiamo una squadra in salute. Quarto posto? La nostra concentrazione è al Brescia. Dobbiamo prendere una partita alla volta. È inutile parlare di arrivare terzi, quarti o quinti, adesso c'è il Brescia, poi è normale che più in alto arriviamo e meglio è, ma non facciamo calcoli.
Sentire la carica dei nostri tifosi ci dà una spinta in più, aiuta molto la squadra e davanti a loro dobbiamo dare un segnale importante nella corsa verso i play off. - continua Delprato come riporta Parmalive.com parlando anche del suo campionato – Sono contento della fiducia del mister, arrivati a questo punto della stagione gli obiettivi personali non interessano se non in piccola parte, l’importante è quello comune di squadra. Ruolo? A Livorno ho sempre fatto il terzino destro, poi posso fare il braccetto di destra nei tre e qualche partita a centrocampo, ma la maggior parte della mia carriera l'ho fatta a destra. Sono a completa disposizione del mister e gli spostamenti di ruolo non sono un’arma a doppio taglio, anzi sono un vantaggio sia a livello di squadra sia a livello personale. Io leader? Siamo un gruppo giovane che si sta impegnando tanto, puntiamo su questo e poi le qualità dei singoli vengono fuori. La squadra ha sempre dato ottime risposte. Questo soprannome (“Il Professore” NDR) nasce in Nazionale U20, c'era mister Nicolato con Pincolini e siccome giocavo da difensore e impostavo mi hanno dato questo soprannome. Buffon e Vazquez? La loro presenza non è un peso ma un aiuto. Sono campioni e hanno giocato le partite più importanti che si possano giocare in una carriera. Dobbiamo avere l'umiltà di ascoltarli e prendere tutto. Ci motivano e ci danno consigli, è importante averli in squadra”.
