SPAL, da Naiggolan a Rossi: i tre tenori del mercato invernale hanno steccato

A gennaio la SPAL, per invertire la tendenza, è andata alla caccia di acquisti di peso, esperienza e fama portando a Ferrara tre elementi che in passato avevano ben figurato anche in Serie A. Il nome più importante è stato ovviamente quello di Radja Nainggolan decisi a ripartire dopo il divorzio – con polemiche – dall’Anversa dalla SPAL per dare una mano all’amico De Rossi. Il belga era partito subito bene con un gol e un assist da subentrato nella sconfitta interna contro il Bari. Un avvio che aveva fatto ben sperare, ma a cui non hanno fatto seguito altre prestazioni di livello con il centrocampista che non ha saputo prendere in mano la squadra e guidarla dall’alto della sua esperienza riuscendo solo a firmare un altro assist nella vittoria contro il derelitto Benevento ad aprile.

Anche il greco Giannis Fetfatzidis, tornato in Italia dopo l’esperienza in Qatar, aveva iniziato col piede giusto nonostante una forma non eccelsa, ma ben presto anche lui si è spento mostrando di non essere al top della condizione e non riuscendo a far valere il suo tasso tecnico in un campionato complicato come quello di Serie B così diverso per intensità da quelli affrontati negli ultimi anni.

Il terzo tenore ad aver steccato è stato Giuseppe Rossi tornato dopo un anno a vestire la maglia biancoazzurra, con cui aveva chiuso la scorsa stagione, e mostrando fin dalle prime battute di essere lontano parente del giocatore ammirato in passato. Condizione fisica precaria, tanto da essere sottoposto a lunghi controlli prima di essere tesserato, e una presenza in campo fatta di spezzoni di finali di gara in cui non è stato capace di incidere come Tacopina sperava e si aspettava.