Venturato: "A Cittadella anni bellissimi. Ma ora penso alla SPAL: c'è voglia di riscatto"

Una gara particolare quella che domani si trova ad affrontare il tecnico della SPAL Roberto Venturato, che per la prima volta affronterà la sua ex squadra, il Cittadella: le due formazioni si sfideranno infatti domani, in occasione della 27^ giornata del campionato di B.
Di tutto questo, l'allenatore ha parlato in conferenza stampa, partendo proprio dal sapore speciale della sfida: "Dal punto di vista emotivo è una gara che sentirò in modo particolare, provo davvero un grande affetto per tutto l'ambiente, dove ho vissuto 6 anni straordinari, fatti di 5 playoff consecutivi e la Serie A sfiorata due volte. Ma il campo è fatto per giocarsi la partita, e chiaramente voglio vincerla".

A proposito di questo, spazio alla rosa: assenti il difensore Vicari, il centrocampista Ellertsson, l'attaccante Finotto e lo squalificato Celia. Torna però Viviani: "E' un giocatore dai grandi valori tecnici e di personalità, arriva da un periodo difficile e da un infortunio grave, con lui si è dovuto avere più cauzione per farlo recuperare bene ma adesso è nelle giuste condizioni: si allena da una settimana e mezzo con la squadra, valuterò se farlo partire o meno titolare, sulla formazione ho ancora delle riserve da sciogliere. Sugli infortunati, Vicari ha una distrazione, ma credo per sabato possa recuperare, mentre Finotto potrebbe rientrare dopo Como. Colombo? Ha vissuto un momento di difficoltà, fisico e mentale, ma ora lo vedo fresco e brillante come a inizio stagione, quando la SPAL la vedevo in tv. A ogni modo nessun problema, la rosa mi mette nelle condizioni di avere una formazione competitiva. E lo dico anche oltre il risultato di Parma, una gara brutta che ci ha dato voglia di riscatto".

A proposito di quel match: "Dal punto di vista del carattere e del temperamento dobbiamo interpretare meglio le gare, dal punto di vista tecnico non ci sono problemi, ma stiamo comunque lavorando anche sul lato agonistico, che serve sempre e fa la differenza nel calcio".

Sfida da ex per il mister. Che ha così parlato del Cittadella: "Giocano molto bene in verticale, in ripartenza, ma anche ad aggredire. E' una squadra da sempre molto agonistica, con una precisa identità maturata anche nella società: tutti provano sempre a vincere, sono ben attrezzati e hanno grandi capacità. Lo dimostrano da anni, e lo stanno dimostrando anche questo anno. Da parte nostra serviranno cattiveria, agonismo, determinazione, corsa, verticalità. Se vedo il modello Cittadella applicabile a Ferrara? E' una realtà importante costruita negli anni, a questa costruzione ho partecipato anche io. L'unione di intenti e la società sana, fatta da persone che hanno idee e sanno applicarle, è un valore del Cittadella, e sicuramente si può ripetere anche altrove, compreso qui, dove per altro c'è un aspetto in più: la grande attenzione della città sulla squadra, un'attenzione che ho visto anche in Veneto ma non nella misura che vedo qui".

Conclude: "Le aspettative e la ambizioni sono sempre molto alte, attraverso il lavoro si può costruire anche a Ferrara qualcosa di molto importante, determinati risultati si possono vivere. Ma non vivo frustrazioni per le aspettative che si erano create su di me visti i trascorsi di Cittadella, entrare a campionato in corso non è mai semplice per nessuno, però qui vedo buone cose, e sono fiducioso sia per l'immediato che per il futuro: i tifosi per noi sono una risorsa importante, con impegno e determinazione dobbiamo nuovamente coinvolgerli".