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Giana, Pinto: "Non guardiamo più gli altri: ora la salvezza dipende solo da noi"

ESCLUSIVA TMW - Giana, Pinto: "Non guardiamo più gli altri: ora la salvezza dipende solo da noi"TUTTO mercato WEB
mercoledì 31 marzo 2021, 12:04Serie C
di Claudia Marrone

"Sono alla Giana al 2011, ormai è casa per me, e aver toccato con questa maglia le 200 presenze tra i professionisti è per me motivo di orgoglio. Ho visto crescere un progetto, ci allenavamo per strada e ora non solo abbiamo un campo, ma da sette anni lottiamo in Serie C": così, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, il centrocampista della Giana Erminio Daniele Pinto, che proprio domenica ha staccato il traguardo delle 200 presenze con i biancazzurri.

Arrivate in una stagione complessa, che sta però migliorando di settimana in settimana: "E' un anno particolare arrivato dopo anno difficile, segnato dalla pandemia, dallo stop dei campionati, dalla retrocessione e dal ripescaggio: siamo partiti in estate con un gruppo non ancora definito, durante l'anno c'è stato poi anche il cambio in panchina, ma l'importante è che si sia raggiunta quella compattezza di gruppo che fa la differenza. La vittoria in rimonta sulla Lucchese è stato il là in più, ha dimostrato la forza e l'orgoglio della squadra. Non abbiamo ancora fatto nulla, è vero, ma da quella partita può essere nato un qualcosa di buono: ora dobbiamo confermarci anche a Grosseto".

Punto cruciale della stagione: la salvezza diretta è l'obiettivo implicitamente dichiarato.
"Assolutamente si. Con circa 40 punti potrebbe arrivare, e ora è tutto nelle nostre mani. Non dobbiamo più fare la corsa sulle altre".

Questo aspetto può essere un vantaggio?
"E' un vantaggio se siamo bravi a capire che dobbiamo continuare a dare più del 100%, perché la salvezza quest'anno sarebbe un miracolo. E' vero che ogni anno è il nostro obiettivo, ma per come si era messa poteva esser tutto in salita: siamo stati bravi a crederci, ad aver la grinta per venirne fuori".

Duecento partite non sono poche. In quale fotografia li racchiuderesti?
"Ci sono tantissimi momenti che ricordo e porto nel cuore, ma forse la salvezza al primo anno tra i professionisti è stato quello più emblematico. Io mi ero fermato un anno, non ho giocato la stagione della Serie D, poi la Giana mi ha richiamato e tornare è stato bellissimo: ho fatico all'inizio, poi ho trovato il mio spazio, e quell'anno ci siamo salvati con tutti il gruppo storico. A inizio stagione ci davano per spacciati, noi abbiamo dimostrato che invece in C ci potevamo stare, abbiamo costruito il nostro piccolo angolo felice. Ogni anno è una battaglia per tenerlo, ma noi non abbiamo paura".

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