Lecco, ag. Crociata: "Dobbiamo ancora sentire il club, in questo momento è un'incognita"

L’agente di Luca Marrone e Giovanni Crociata, Andrea Fulco, è intervenuto ai microfoni di PianetaSerieB.it per parlare della stagione del centrocampista del Lecco e del difensore in forza alla Cremonese. Di seguito l’intervista completa:
Come valuta la stagione di Crociata? Ha giocato sia da mezz’ala che da trequartista che da ala, quale è il ruolo che gli si addice maggiormente secondo lei?
“La prima parte è stata di ottimo livello, ha fatto bene e ha dato il suo contributo. Nella seconda metà è calato un po’ tutto il Lecco ed è calato anche lui giocando alto a destra. Per quanto sia un giocatore duttile, è secondo me un trequartista e una mezz’ala. Lui non ha la corsa in fascia, deve spaziare sulla trequarti oppure giocare come terzo di centrocampo, che è il suo ruolo ideale”.
Quale è il futuro di Giovanni Crociata?
“Con il Lecco ci dobbiamo ancora sentire. In questo momento il Lecco è in una situazione che è un’incognita. Crociata è un giocatore che può stare in Serie B e può dare ancora tanto in cadetteria. L’obiettivo è di parlare con il Lecco e di trovare la soluzione migliore per tutti”.
Com’è la situazione a Lecco e quanto incide?
“C’è preoccupazione, i ragazzi son professionisti e il fatto che non si abbia la certezza sul futuro crea panico e preoccupazione, è normale che si facciano domande. Il problema a Lecco è che non c’è molta chiarezza nel dare le informazioni. Ci sono state uscite fuori luogo evitabili e altre poco chiare anche per tutto l’arco della stagione. L’ambiente viene destabilizzato così, nel momento in cui non c’è una base che ti protegge diventa difficile per un calciatore e tutto è più complicato”.
Tra fine ottobre e la pausa invernale, il Lecco ha vissuto il suo miglior periodo. Cosa hanno cambiato nei giocatori Bonazzoli e Malgrati? Perché c’è stato questo calo nella seconda parte di stagione?
“Hanno dato uno stile di gioco e intensità diversa rispetto a prima. Il calo da gennaio in poi è dettato dai cambi, forse un po’ troppi, che hanno destabilizzato l’ambiente. Sono stati presi alcuni giocatori non pronti, aspettare gente nuova a gennaio è stato un rischio. Secondo me Marrone sarebbe stato da tenere, anche se veniva fatto giocare poco. È un giocatore di esperienza e che ha fatto 4 promozioni dalla Serie B alla Serie A. È stata una scelta societaria che abbiamo accettato e ora siamo contenti a Cremona".
