Venturato: "Iori scelta giusta per il Cittadella. Pergolettese? Realtà costruita con intelligenza"


Roberto Venturato, tecnico che in carriera ha allenato Cittadella, Pergolettese e Cremonese fra le altre, è intervenuto nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre.
Mister, lei è stato allenatore del Cittadella per molti anni. Possiamo dire che Cittadella e Vicenza siano le "big" sulla carta del girone A?
"Sicuramente sono squadre che hanno grandi ambizioni. Il Cittadella per il suo passato, per i tanti anni trascorsi in Serie B; il Vicenza per tradizione e perché rappresenta un popolo, quello vicentino, che ha grande voglia di tornare in cadetteria".
La sfida tra queste due realtà sarà affascinante. Da un lato un Vicenza reduce da due grandi delusioni in Serie C, dall’altro un Cittadella che retrocede dopo tanti anni. Lei ha vissuto la promozione dalla C alla B nel 2015-2016, con una stagione praticamente dominata. Qual è il segreto per risalire subito dalla Serie C?
"Serve determinazione, organizzazione e consapevolezza delle difficoltà della categoria. Il Cittadella ha voglia di giocarsi questo campionato, sarà sicuramente fra le protagoniste del Girone A".
Tra i punti di forza anche il nuovo tecnico: Manuel Iori. L’anno scorso ha allenato nel girone C con la Casertana. Lei lo conosce molto bene. Può essere un valore aggiunto?
"Sicuramente. Iori è stato un simbolo del Cittadella da calciatore, per i valori morali e tecnici che ha sempre espresso. È una persona che conosce profondamente l’ambiente e credo abbia tutte le qualità per fare bene anche da allenatore. È una scelta giusta, che dà continuità a un’identità forte".
Ai tempi in cui giocava, già lo si immaginava futuro allenatore?
"Sì, ha sempre avuto questa ambizione. Dopo il ritiro, avvenuto nel 2021, ha lavorato con il settore giovanile, poi ha avuto esperienze con il San Giuliano, che non è andata benissimo, e con la Casertana, dove comunque ha ottenuto un buon risultato. Ora torna a casa, in un ambiente che conosce e dove può esprimersi al meglio".
Guardando il calendario, alla terza giornata ci sarà Pergolettese-Cittadella. Lei conosce bene la realtà di Crema: che partita si aspetta?
"La Pergolettese è una realtà che seguo da vicino. È una squadra che punta ogni anno alla salvezza, ma lo fa con una progettualità seria, investendo sui giovani. Alcuni giocatori importanti sono passati a club di categoria superiore, segno che il lavoro è stato fatto bene".
Spesso si sottovaluta la continuità della Pergolettese, ma affronterà l’ottava stagione consecutiva in Serie C.
"Esatto. È una realtà solida, costruita con intelligenza. Conosco bene l’ambiente: dopo l’esperienza con la Cremonese, sono tornato ad allenare proprio lì, riportando la squadra in Serie C. Ho giocato più di 300 partite nella Pergo Crema. È un club che, pur tra mille difficoltà, continua a valorizzare giovani e a mantenere il professionismo. Le risorse non sono infinite, ma con la giusta programmazione può anche puntare a qualcosa in più".
