Scontri durate finale Coppa Italia Serie C. Sono ora cinque i tifosi catanesi arrestati

Tafferugli, lancio di petardi, furto di striscioni, tifoserie a contatto: questo quanto scatenato ieri dai tifosi del Catania all'"Euganeo", dove si stava giocando la finale di andata di Coppa Italia Serie C tra Padova e Catania (vinta 2-1 dai veneti). Momenti di alta tensione all'intervallo, quando i rossazzurri hanno sfondato le barriere dello stadio e sono entrati in contatto con i supporters locali, chiamando all'intervento le forze dell'ordine in tenuta antisommossa; secondo tempo del match slittato oltre il canonico quarto d'ora, e tre tifosi rossazzurri condotti in questura. Questo il primo bilancio di quanto accaduto ieri sera.
Ma nuovi dettagli emergono quest'oggi, e a riportarli è il sito trivenetogoal.it. I tre prima citati supporters, sono stati arrestati con l'accusa di resistenza aggravata (e a loro carico pendono altre accuse come associazione mafiosa, rapina, stupefacenti, reati da stadio, reati contro la persona e contro il patrimonio, e anche di provvedimenti di DASPO), e tra loro è stato individuato colui che ha consentito l’invasione di campo aprendo il cancello dopo averlo scavalcato, un quarto tifoso catanese è stato arrestato grazie all’attività in corso da parte delle Digos delle Questure di Padova e Catania mentre si stava imbarcando su un volo per Edimburgo questa mattina all'aereoporto di Linate; un quinto tifoso, coinvolto nei fatti di ieri, è stato da poco arrestato a Catania.
Le indagini, però non si fermato, e proseguono quindi gli approfondimenti e gli accertamenti da parte delle Digos di Padova e Catania per la contestualizzazione delle singole condotte ai fini dell’adozione dei provvedimenti di DASPO.
