Tra Festa dei Ceri e playoff. Gubbio, Pannacci: "Mese importante, siamo carichi"


Nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto il Direttore Generale del Gubbio Giuseppe Pannacci, che ha fatto un bilancio di quella che è stata la stagione degli eugubini: "Sono giorni dove a Gubbio si respira un'ebrezza un po' particolare, l'aria è abbastanza frizzante in virtù della prossimità della Festa dei Ceri e soprattutto anche della gara playoff, raggiunti per la quinta volta dalla nostra società. Inizialmente volevamo far qualcosa di più del concetto della salvezza., ma per tutta una serie di situazioni, ci siamo trovati in delle posizioni non consone a quelle che erano comunque sia le prospettive che le aspettative dell'inizio stagione. Però, siamo stati bravi a rimettere in carreggiata la barca, perché la squadra ha qualità, ha giocatori importanti per questa categoria. È sempre chiaro, se tu giochi per dieci mesi senza dieci undicesimi diventa problematico, mai come quest'anno abbiamo avuto degli infortuni abbastanza lunghi che hanno un po' penalizzato quello che è stato il nostro cammino, ma alla fine ce l'abbiamo fatta".
Per questo, è stato determinante anche l'apporto di mister Fontana. Senza chiaramente nulla togliere al predecessore.
"Quando vai a sostituire l'allenatore, dal punto di vista societario, devi fare già delle analisi, significa che qualcosa non ha funzionato. Massimo rispetto per Roberto Taurino che è un professionista serio, un ragazzo fantastico, ma quando le cose non vanno bene, nel calcio, c'è sempre qualcuno che paga, per primo allenatore, giusto o sbagliato che sia. L'avvento di Gaetano Fontana è stato importante, e siamo contenti di questo".
Come arrivate a questi playoff?
"Carichi, maggio per Gubbio è un mese speciale, come dicevo prima. Domenica andremo ad affrontare una partita tosta, dura, ma con la consapevolezza dei nostri mezzi e anche con quella di voler far bene. I playoff sono gare a sé, i valori si azzerano, e ci possono quindi essere anche sorprese. Speriamo che queste sorprese con l'abnegazione, lo spirito e la mentalità giusta siano dalla nostra parte. L'Arezzo è una squadra costruita per obiettivi importanti e il campionato la dice lunga, ma ha punti deboli, come tutti: dovremmo essere bravi, con molta segretezza, a sfruttarli".
Guardando in generale al campionato, il Girone B è stato sicuramente particolare, tasso tecnico elevato. Che annata è stata?
"È stato un Girone B molto tosto, ma del resto la Serie C è una categoria complicata, che alle volte viene sottovalutata. E se l'anno prossimo, tra promosse dalla D e possibili retrocesse dalla B sarà come penso, si potrà tranquillamente parlare di una B2".
State già lavorando anche per il futuro?
"Il nostro presidente, Sauro Notari, è una persona che, prima di essere presidente, è tifoso. È un nativo di Gubbio, residente a Gubbio e proprietario di aziende importanti, tra queste anche la squadra di calcio. Saprà benissimo come poter in qualche maniera affrontare queste situazioni che verranno fuori da di qui alla fine. Chiaramente prima però ci sarà appunto l'Arezzo".
