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Facchinetti sul caso scommesse: “Problema va preso a monte e i genitori non pensino ai soldi”

Facchinetti sul caso scommesse: “Problema va preso a monte e i genitori non pensino ai soldi”TUTTO mercato WEB
mercoledì 18 ottobre 2023, 21:38Altre Notizie
di Alessio Alaimo

Torna a dire la sua sul caso scommesse Francesco Facchinetti. L’agente Fifa e manager del mondo dello spettacolo attraverso una storia su Instagram ha dichiarato quanto segue: “Come ho già detto - si legge - c’è molta tristezza nella questione “CALCIO SCOMMESSE”. C’è molta amarezza perché la piaga che sta prendendo la faccenda è sbagliata e deleteria. Da una parte i tifosi, giustamente incazzati, e l’Italia del calcio che ancora una volta ne esce a pezzi. Dall’altra i giocatori indagati, insultati da tutti e che alla fine diventeranno carne da macello. Così non si risolvono le cose e così a pagarne le conseguenze in futuro saranno sempre i tifosi, i giocatori spesso giovanissimi e il calcio italiano. Il problema va preso a monte. Primo: i genitori non devono più pensare ai soldi, non devono avere i soldi al centro di tutto e devono pensare che il sogno del loro figlio vale molto di più di ogni cifra possibile immaginabile. Quasi tutti i grandissimi campioni di calcio, che hanno fatto la storia, parlo di Maradona, Pelé, Messi, i 2 Ronaldo, etc, hanno cercato di trovare le squadre migliori dove dimostrare il loro talento. Non hanno ragionato con i soldi, o meglio, i soldi sono arrivati dopo come conseguenza di un grande lavoro fatto. Oggi più che mai, invece, i genitori vogliono i soldi e li vogliono subito. Questo è sbagliato.

Il futuro di tuo figlio vale di più di qualsiasi cifra, bisogna circondarsi di persone giuste e di società giuste, non di quelli che pagano di più.
Secondo: i procuratori sono centrali nella crescita di un ragazzo. I fatti di questi giorni mi hanno fatto pensare molto, tanto da capire che se lavori con un ragazzo ventenne, che gioca nella massima serie di un campionato e con un conto corrente a 6 zeri, devi controllarlo e lo devi fare in maniera profonda e quotidiana. Al di là della retorica spiccia e del populismo, essere un calciatore professionista, essere un atleta, essere un campione: NON È UNA COSA SEMPLICE NE FACILE. Quindi io che mi pongo tra te e il mondo, il procuratore o meglio chiamarlo MANAGER, devo proteggerti da tutto e da tutti. Questo è il mio dovere.
Terzo: le società non possono pensare di avere dei tesori da milioni di euro e di non tutelarli e curarli. Pensate di possedere un’opera d’arte in casa che vale milioni e milioni di euro e di lasciarla sotto il sole, la pioggia, le intemperie Etc Etc Etc. È una cosa che non può esistere. Se vuoi che una persona da quando ha 6 anni giochi tutto il giorno a pallone, se sei disposto a pagarlo milioni di euro e di metterlo dentro a uno stadio, idolatrato, DEVI CONTROLLARLO.
Se si iniziasse a ragionare bene su questi 3 punti, sicuramente, le cose - conclude Facchinetti - cambierebbero”.

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