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Bayern, dopo Guardiola nessuno riesce a fare 2 anni completi. Nagelsmann ultimo della lista

Bayern, dopo Guardiola nessuno riesce a fare 2 anni completi. Nagelsmann ultimo della listaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 24 marzo 2023, 11:41Calcio estero
di Gaetano Mocciaro

La panchina del Bayern Monaco si rivela fra le più scottanti d'Europa. Julian Nagelsmann è solo l'ultimo della lista e l'ennesima conferma che la sola Bundesliga non può bastare per lavorare con tranquillità. In una squadra che dà per scontato il titolo nazionale, data una concorrenza non all'altezza, l'imperativo è vincere tutto, possibilmente convincendo. La storia recente insegna che gli allenatori durano un anno e mezzo circa. È così sin dall'addio di Pep Guardiola, che a questa regola è sfuggito pur non portando mai a casa la coppa dalle grandi orecchie.

IL PERIODO ANCELOTTI - Dopo i tre anni del catalano, il Bayern punta su Carlo Ancelotti. È l'estate del 2016. La squadra vince subito la Supercoppa di Germania, poi in carrozza il campionato, chiudendo a +15 sul Lipsia. Esce in semifinale di DFB-Pokal contro il Dortmund e ai quarti di Champions contro il Real Madrid, al termine di una sfida di ritorno ricca di polemica, con una serie di attenuanti per i bavaresi, decisamente svantaggiati dalla direzione di gara: l'espulsione fiscale a Vidal, due gol in fuorigioco convalidati a Cristiano Ronaldo. Merita la riconferma, ma la sua corsa termina a settembre del secondo anno. Di fatto è esonerato dai senatori della squadra, che ritengono il suo approccio agli allenamenti decisamente troppo rilassato per i loro standard. Jupp Heynckes traghetterà la squadra fino al termine della stagione.

NIKO KOVAC, STESSA SORTE - Il Bayern 2018/19 riparte da un ex giocatore dei bavaresi, Niko Kovac. Il croato è reduce da due buone stagioni all'Eintracht Francoforte. Fa meglio di Ancelotti, perché in campo nazionale vince tutto: Supercoppa, Bundesliga e DFB-Pokal. Ma non è mai veramente amore e la sua avventura finisce l'anno dopo con un pesante 5-1 rimediato ironia del destino proprio contro l'Eintracht. Viene sollevato dall'incarico con la squadra 4ª in classifica e ironia del destino prima del Klassiker. Come successo ora con Nagelsmann. In compenso il successore, Hansi Flick, porterà il Bayern a vincere tutto, Champions compresa.

FLICK E L'ADDIO PER SCELTA - Un anno e mezzo anche per Flick che nel suo breve periodo fa man bassa di premi: complessivamente sono 6 col Bayern. A sancire l'addio stavolta non è il club, bensì li tecnico che lo fa prima della fine della stagione al termine di una partita di Bundesliga contro il Wolfsburg, ad aprile. Il club prende malissimo la decisione di Flick di rendere pubblica la notizia in un periodo delicato della stagione e attacca con un comunicato ufficiale: "Il Bayern disapprova le comunicazioni unilaterali rilasciate da Hansi Flick". Anche qui si scoprono rapporti non proprio idilliaci tra l'allenatore e parte della dirigenza. Da lì a breve sarebbe poi stato annunciato Julian Nagelsmann.

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