Casemiro: "Sono tornato in nazionale per merito, non perché conosco Ancelotti"

L'avventura di Carlo Ancelotti come allenatore è iniziata con un pareggio contro l'Ecuador a Guayaquil . Senza subire gol, un aspetto importante per il tecnico italiano, che ha avuto a malapena il tempo di preparare la partita dopo aver diramato in fretta e furia la lista dei convocati. Ancelotti sembra fiducioso che la sua squadra possa crescere grazie anche al supporto di giocatori che conosce molto bene. Tra questi c'è Casemiro: il centrocampista del Manchester United, dopo un periodo di alti e bassi, è tornato finalmente ai suoi livelli sotto la guida di Rúben Amorim ed è tornato a vestire la maglia della Seleçao.

Non succedeva dall'ottobre 2023 ma qualcuno ha criticato la sua chiamata: "Sono felice di essere tornato in nazionale, di essere tornato a giocare un buon calcio. Non sono qui perché conosco l'allenatore, ma per merito ", ha dichiarato il giocatore ai media prima della partita contro il Paraguay. "Sono un soldato, come tutti i giocatori. Siamo soldati dell'allenatore, soldati per la nazionale brasiliana e vogliamo fare il meglio per la squadra", ha detto Casemiro.

Il centrocampista, che ha elogiato molto il CT, ha sottolineato che uno dei punti di forza dell'italiano risiede "nel suo lato umano, nel rapporto che ha con i giocatori, nella vicinanza e nella disinvoltura che mostra nei loro confronti". Casemiro vuole essere d'esempio per tutti i suoi compagni: "Voglio fare bene le cose in campo. Ispirare rispetto e trasmettere esperienza. Quando hai già lavorato con l'allenatore e conosci il suo stile, tutto diventa più facile... Ho più voce in capitolo nello spogliatoio".