Fiorentina-Napoli 1-3, le pagelle: Hojlund indemoniato, KDB imperturbabile. Male Pongracic

Risultato finale: Fiorentina-Napoli 1-3
FIORENTINA (a cura di Niccolò Righi)
De Gea 6,5: il passivo è pesante ma lo spagnolo non ha grosse colpe in nessuna delle tre reti subite. Nel primo tempo è bravo in due occasioni, prima su Di Lorenzo, poi su De Bruyne, ad evitare un passivo ben peggiore.
Comuzzo 5: ci mette appena tre minuti a confermare il periodo terribile atterrando in area Anguissa con un intervento in ritardo che mette subito in discesa la gara dei partenopei. In difficoltà per tutta la partita su McTominay e un linguaggio del copro che non trasmette assolutamente fiducia. Sale leggermente di ritmo nella ripresa, ma è troppo tardi. Dall’87’ Lamptey S.V.
Pongracic 4,5: sarebbe dovuto essere la risposta alla alla richiesta di un difensore veloce da parte di Pioli ma perde nettamente il missmatch contro Hojlund, addormentandosi in occasione del taglio che porta il danese a segnare il raddoppio.
Ranieri 6: anche il capitano viola si unisce al festival dell’errore perdendosi completamente Beukema ad inizio ripresa. Anche nei momenti di difficoltà, però, la personalità non gli manca e da un suo sinistro nasce la rete della bandiera.
Dodo 5: quando lo punta Spinazzola sono dolori, sempre in difficoltà in fase difensiva. In netto ritardo in occasione del gol di Hojlund, dove lo stesso Spinazzola ha il tempo di stopparla, alzare la testa e lanciare in profondità il danese.
Sohm 5,5: anche il suo è un avvio shock, ma si riprende leggermente con il passare dei minuti e alla fine è uno tra quelli che demerita meno. Da un suo contropiede nasce l’unica azione pericolosa della Fiorentina nel primo tempo, salvata da un provvidenziale Di Lorenzo. Dal 65’ Fazzini 6,5: ingresso veramente ottimo del centrocampista toscano che prima va vicino alla rete e poi mette Piccoli davanti alla porta. Nella serata amarissima della Fiorentina è una delle poche luci.
Mandragora 6: ci prova con qualche tiro da lontano che sembra andare simbolicamente un messaggio di sprono ai compagni. In difficoltà contro uno straripante Anguissa, è uno degli ultimi però ad alzare bandiera bianca.
Fagioli 5: la trasformazione in “Fagiolone”, come lo ha definito Pradè, è rimandata. Il centrocampista della Fiorentina viene riproposto regista, ruolo che non sembra avere nelle sue corde. Tanti passaggi sbagliati, altri elementari, sempre fuori posizione. Tra le note più stonate di serata. Dal 65’ Nicolussi Caviglia 6: più a suo agio in cabina di regia rispetto a Fagioli, nonostante entri a partita finita. Crea più di qualche pericolo agli avversari sui corner.
Gosens 5,5: stasera nemmeno il tedesco è nelle sue serate migliori, pur salvando sulla riga il possibile vantaggio di KDB (che si tramuta pochi secondi dopo da calcio di rigore). Si sbatte come può in mezzo al deserto dei compagni.
Kean 6: nel primo tempo è l’unico a provarci con qualche conclusione dalla distanza che provano ad impensierire, con successi alterni, Milinkovic-Savic. Il centrocampo non lo supporta a dovere e con Buongiorno stampato addosso diventa dura anche per lui.
Dzeko 5: doveva essere il giocatore d’esperienza che portava qualità ma finisce con il naufragare con il resto della squadra. Non un tiro, non un colpo di testa, non una palla difesa. E il cambio ad inizio ripresa è inevitabile. Dal 45’ Piccoli 6: entra in campo e dopo 5 minuti il Napoli chiude la pratica. Pimpante e voglioso, nel complesso non demerita.
Pioli 5: alla vigilia aveva spronato l’ambiente dicendo di non sentirsi inferiore al Napoli. Un messaggio che evidentemente non è arrivato ai suoi, autori di una prima mezz’ora impalpabile che regala agli avversari un doppio vantaggio. Nella ripresa il Napoli ci mette appena 5 minuti per calare il tris e a chiudere la pratica. Dopo tre giornate la Fiorentina è a secco di vittorie, a Firenze si inizia già a mugugnare e la sensazione è che ci sia ancora tantissimo da lavorare.
NAPOLI
Milinkovic-Savic 5,5 - La prima gara da titolare arriva non per scelta tecnica, ma per il ko di Meret. Sicuro nelle uscite, Ranieri lo beffa sul suo palo, si riscatta in parte su Piccoli.
Di Lorenzo 7 - Decisivo nelle due aree: con la sua azione di sfondamento a sinistra genera il rigore del vantaggio, in scivolata salva un gol praticamente già fatto.
Beukema 7 - La difesa è in buone mani, Rrahmani può guarire con calma. La marcatura di Kean si rivela meno complicata del previsto, fa pure gol.
Buongiorno 6,5 - Esordio stagionale dal primo minuto, va a prendere alti gli attaccanti viola con tempismo e coraggio: perde pochi duelli.
Spinazzola 6,5 - Un paio di sgasate in fascia per testare subito la gamba che sembra essere tornata quella dei giorni migliori, normalizza Dodò.
Anguissa 7,5 - Fisicità straripante, si scrolla di dosso gli avversari gestendo con potenza e classe le transizioni offensive: entra in due delle tre marcature.
Lobotka 7 - Dzeko dovrebbe schermarlo, ma perde quasi subito il segnale del suo gps e non lo ritrova più: alla regia illuminata unisce una pressione feroce. É dappertutto. Dal 90'+4 Gilmour sv
McTominay 6,5 - Riportato nella posizione naturale di mezzala, paradossalmente si vede meno del solito sotto porta ma il chilometraggio resta comunque alto.
Politano 6,5 - In condizioni di forma stratosferiche, punta continuamente per creare la superiorità numerica: non gli prendono le misure. Dal 69' Neres 6 - Un solo spunto, per mettere Elmas davanti al portiere.
Hojlund 7,5 - Potrebbe segnare al primo tocco in maglia azzurra, lo fa al secondo mangiando l'erba. Fa vedere i sorci verdi a Pongracic. Impatto super. Dal 73' Lucca 6 - Lavora di gomito spalle alla porta.
De Bruyne 7 - Largo nel tridente, è imperturbabile del dischetto: battezza l'angolo giusto per spiazzare De Gea che dopo gli nega la prima doppietta italiana. Dal 69' Elmas 6 - Gli capita sui piedi la palla del poker, non la sfrutta.
Antonio Conte 7 - Partenza rabbiosa, di una squadra che non è sazia ma ha ancora tanta fame di successi. Siamo solamente alla terza giornata di campionato, ma dal Franchi lancia già un avviso alle naviganti: scucire lo scudetto dal petto dei campioni d'Italia sarà impresa titanica per tutti.
