L'ex direttore commerciale del City: "Difficile dire addio ma credo nel progetto Al-Hilal"

Dopo aver saccheggiato il calcio europeo acquistando decine di giocatori nella finestra estiva di mercato, i club arabi adesso pensano a portare in Medio Oriente i migliori dirigenti. Ramon Planes ha raggiunto Esteve Calzada, che ha già cominciato la sua nuova avventura: il nuovo amministratore delegato dell'Al Hilal, il club più importante della Saudi Pro League, ha spiegato quanto sia stato facile lasciare il Manchester City, al di là dei soldi:
"Dopo il Treble, per un uomo ambizioso e affamato come me, c'erano poche cose da fare. Dal punto di vista sportivo avevamo già ottenuto tutto e dal punto di vista finanziario eravamo solidi. Quindi, quando l'Al Hilal mi ha contattato a fine agosto e mi ha spiegato il progetto, mi è piaciuto subito", ha dichiarato a Marca. "Certo, devo confessare che è stato molto difficile lasciare il City . Pensavo che quel club fosse il posto migliore possibile, professionalmente e umanamente. Ecco perché non sarei mai venuto all'Al Hilal se non credessi in questo progetto".
Il calcio saudita: "Ogni volta che gioca la nostra squadra, lo stadio è pieno e l'atmosfera che si crea nelle partite importanti, come contro l'Al Nassr, non ha nulla da invidiare alle classiche europee. In più c'è un piano di crescita stabile e una base social immensa. Il giorno del mio annuncio, senza che io scrivessi nulla, i miei followers sono raddoppiati. È qualcosa di molto reale. Ovviamente non abbiamo soldi illimitati, abbiamo un budget e dobbiamo rispettarlo, questo è quello che mi chiede il mio consiglio di amministrazione. Ho degli obiettivi molto chiari.
