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Caso Rubiales, la Federazione Femminile: "Il calcio spagnolo non merita tale rappresentanza"

Caso Rubiales, la Federazione Femminile: "Il calcio spagnolo non merita tale rappresentanza"TUTTO mercato WEB
© foto di José María Díaz Acosta
giovedì 24 agosto 2023, 14:19Calcio femminile
di Claudia Marrone

Una vittoria del Mondiale macchiata da un gesto shock quella della Spagna Femminile ai recenti Mondiali di Australia e Nuova Zelanda, perché, come ormai noto, il presidente della federcalcio spagnola Luis Rubiales, durante le premiazioni, ha prima abbracciato calorosamente la calciatrice Jenni Hermoso e le ha messo poi le mani dietro la testa per baciarla in bocca. Un bacio non gradito da Hermoso, che ieri ha fatto sapere di portare avanti la battaglia legale anche tramite FutPro (il sindacato femminile di dirigenti e calciatrici, e un fatto sul quale è intervenuta anche la Federazione Femminile spagnola, attraverso il comunicato che di seguito riportiamo:

"Una delle più grandi imprese della storia dello sport spagnolo è stata macchiata dal comportamento imbarazzante del massimo rappresentante del calcio spagnolo che, ancora una volta, guidato dal suo continuo e abituale desiderio di leadership, si è dimostrato non all'altezza del compito che gli spetta.

Celebrare il trionfo nel palco delle autorità stringendosi i genitali accanto a Sua Altezza Reale la Regina e Sua Altezza Reale l'Infanta Doña Sofía è inammissibile e disgustoso. Che un capo afferri la testa della sua lavoratrice e la baci sulla bocca semplicemente non può essere tollerato. Etichettare pubblicamente come “stronzi, idioti e cialtroni” coloro che rimproverano tali atteggiamenti è inammissibile e disgustoso. Le giustificazioni successive non riflettono il suo modo di pensare e sono, come l'ha definita il Primo Ministro, "inadeguate".

Non si tratta solo del bacio. È un atteggiamento molto lontano dai valori della nostra società. Un atteggiamento che è entrato nella storia dello sport mondiale e, cosa più grave, che resterà per sempre legato alla nostra Nazionale femminile.

Questo comportamento ha generato un allarme sociale storico in tutto il mondo e si è guadagnato il rifiuto e il disprezzo della classe politica, dei media e di eminenti rappresentanti della cultura, dell’arte o dello sport. Si tratta di un imbarazzo internazionale senza precedenti per il Marchio Spagna, per lo sport spagnolo e per il calcio femminile mondiale. Quando il mondo avrebbe dovuto mettere gli occhi sui nostri calciatori, il presidente è riuscito a far sì che gli occhi del mondo si concentrassero sulla sua “virilità”.

La Professional Women's Soccer League è il simbolo di un cambiamento. È il riconoscimento dell’impegno e del sacrificio di tanti calciatori, di tanti club e di tante persone che hanno lottato per decenni per il ruolo delle donne nel calcio. E per questo, come Istituzione, per convinzione, responsabilità e rispetto dello sport, non possiamo permettere che questo episodio rimanga senza conseguenze.

I grandi cambiamenti solitamente arrivano dopo le grandi crisi. L'unione mostrata dalla società spagnola, il successo dei nostri calciatori, del calcio femminile e delle donne nello sport saranno ciò che cambierà il destino dello sport e del calcio spagnolo e metterà fine a questo tipo di leader e comportamenti.

La gravità di quanto accaduto, i danni provocati e il rifiuto unanime a livello mondiale obbligano a prendere delle decisioni. La società si è espressa chiaramente. La Spagna e il calcio spagnolo non meritano una rappresentanza di questo livello e le istituzioni devono accompagnare e rispondere ai sentimenti della società.

È giunto il momento di fare un passo avanti. Il contrario sarebbe un’umiliazione per tutte le donne e la più grande sconfitta dello sport spagnolo e del nostro Paese".

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