Le pagelle dell'Italia - Salvai e Oliviero le migliori. Lenzini sbava e Piemonte non incide

Risultato finale: Italia-Spagna 1-3

Giuliani 5 - Forse un po' sorpresa sulla conclusione di Guijarro che vale il 2-1 per la Spagna. Ma si riscatta con alcuni interventi importanti come quello su Bonmati all’ora di gioco. Attenta fra i pali e in uscita, anche se con qualche brivido, nonostante un problemino alla coscia. Male però in occasione del tris iberico con una respinta maldestra sulla prima conclusione di Gonzalez.

Lenzini 5 - Dal suo lato attacca Mariona che è una delle clienti più difficili da marcare. La juventina si sacrifica tanto in varie chiusure sia sulla 8 iberica sia sulle altre che transitano da quel lato, ma commette qualche sbavatura. Imprecisa nel liberare l’area in occasione del raddoppio di Guijarro. Anche lei complice della dormita finale che vale il 3-1 per la Spagna.

Salvai 7 - Solito muro difensivo anche contro una Paralluelo molto veloce e mobile al centro dell’attacco. Gioca d’anticipo, d’esperienza e sempre a testa alta guidando la retroguardia e mettendo in luce diverse chiusure decisive. Deve arrendersi solo per un problema muscolare alla coscia sinistra che speriamo sia di poco conto. Dal 77° Piga 5,5 - Subito non fa rimpiangere la compagna con buone chiusure in anticipo. Si perde però l’inserimento di Gonzalez in occasione del terzo gol.

Linari 6 - Da capitana sfodera una prestazione maiuscola nonostante dal suo lato spesso attacchi una più che positiva Del Castillo. La centrale della Roma le concede qualcosa, ma non sbanda neanche nei momenti di massima pressione spagnola. Anche lei disattenta in occasione del terzo gol.

Oliviero 6,5 - Al primo tiro del suo europeo trova il gol che vale il vantaggio dell’Italia. Si sacrifica tantissimo in fase difensiva per aiutare Lenzini sulla corsia destra ed è autrice di alcuni interventi pregevoli anche in area di rigore.

Giugliano 5,5 - Non è ancora il suo Europeo. La regista azzurra non riesce a esprimersi come sa neanche contro la Spagna dove è costretta spesso a rincorrere le avversarie che spesso la ‘mettono in mezzo’. Dal 77° Severini 6 - Si piazza in mezzo in un momento in cui i ritmi sono più bassi e cerca di dare ordine alla manovra.

Caruso 6 - Lotta, tanta, governo, un po' meno, in mezzo al campo. Cerca di inserirsi alle spalle della punta, ma questa sera c’è soprattutto da controllare il trio iberico in mezzo al campo.

Boattin 6,5 - Del Castillo non è un’avversaria semplice da tenere, ma quando la dieci si allarga sulla sua corsia non sempre riesce a passare come quando invece taglia per vie centrali. Soffre e corre dietro ogni avversaria cercando di limitare i pericoli alla difesa.

Cantore 6,5 - In ripresa rispetto alla sfida contro il Portogallo. Agisce più larga, quasi da ala nel tridente in fase offensiva, affondando i colpi e andando anche vicino al pareggio nella ripresa. Anche lei non si risparmia a dare una mano in ripiegamento contro le veloci e tecniche esterne iberiche. Dall’84° Cambiaghi sv - Entra nel finale e non riesce a dare la scossa. Ma gioca davvero pochi minuti per poter incidere.

Piemonte 5,5 - Mette il suo zampino in occasione del gol del vantaggio con un tiro sporco che poi diventa giocabile per Oliviero. Per il resto si batte in avanti cercando di far valere il suo fisico, ma non è sempre precisa nei tocchi. Salvata dal fuorigioco dopo un clamoroso errore a tu per tu con Nanclares alla mezzora. Dal 58° Girelli 6 - Lotta in avanti cercando di fare da riferimento offensivo e boa. Bello il lancio con cui innesca Cantore in una delle azioni più pericolose della ripresa.

Bonansea 6 - Prestazione di grande sacrificio su e giù sulla sinistra per aiutare Boattin in fase difensiva e provare a dare freschezza a quella offensiva. Le riesce meglio la prima, ma la Spagna la teme e si vede con Fernandez che a lungo spinge poco a sostegno delle compagne. Dal 77° Serturini 6 - Va vicina al gol con una conclusione dal limite. Per il resto porta maggiore freschezza sulla corsia di competenza.

Andrea Soncin 6,5 - La sua Italia parte bene, poi deve stringere i denti e soffrire contro una squadra di caratura superiore eppure resta in partita fino al 90°. Al suo primo Europeo da ct conquista uno storico accesso ai quarti di finale che mancava da ben 12 anni.