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Una Champions così era solo nei sogni: l’Europa sorride all’Italia

Una Champions così era solo nei sogni: l’Europa sorride all’ItaliaTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 23 febbraio 2023, 16:29Editoriale
di Luca Marchetti

Si chiude l’andata della Champions League e l’Italia si presenta con 3 vittorie su 3 partite. 4 gol fatti e zero subiti. E’ vero due partite in casa, in cui l’uno a zero non può chiaramente far stare tranquillo nessuno. Almeno non tranquilli quanto il Napoli. Ma se avevamo bisogno di un iniezione di fiducia, beh è arrivata.
Il Napoli forse era l’unica che non ne aveva bisogno. Ma confrontarsi comunque in Europa con le migliori squadre della competizione e comunque imporre il proprio gioco e la propria mentalità è stato importante. Per confermare ancora una volta quanto è stato importante il lavoro di Spalletti, quanto è forte il gruppo che ha a disposizione l’allenatore toscano e che in stagioni come questa tutto è possibile. Senza andare troppo oltre (anche perché poi le partite vanno giocate) questo Napoli sa che non deve avere paura di nessuno. Ha dei giocatori fantastici, un gioco solido tanto efficace in attacco quanto in difesa, ha un ambiente che lo sa caricare e che lo accompagna.

Inter e Milan prendono invece dalla Champions linfa. Il Milan vincendo ha ripreso spirito, ha trovato solidità, ha ritrovato compattezza e quel modo di pensare (sebbene con uno stile diverso) che lo ha portato lontano la passata stagione. L’Inter ha vinto una partita importantissima. Ha sfruttato le occasioni, dopo averne sprecate alcune. E’ stata generosa, ha ritrovato un Lukaku trascinatore, ha scoperto un Onana decisivo (tanto quanto Lukaku), ha scoperto che i nervi tesi di Dzeko e lo stesso Onana. Può permettersi di aspettare ancora Lautaro, che gioca bene ma non riesce a mettere la sua firma. L’Inter ha fatto una prova corale: si sono esaltati tutti sia in attacco che in difesa. Recuperi e occasioni da gol. Partita divertente, tesa, vibrante. E averla vinta ti da una carica in più che può essere determinante per la fase finale della stagione. L’Inter si conferma che in Europa ha delle consapevolezze in più e che anche lei non vuole avere limiti.

In una stagione in cui ci sono stati tanti alti e bassi l’Inter può rammaricarsi solo di questo. Perché negli appuntamenti in cui bisognava vincere l’Inter c’è stata, buttando però via questi picchi con delle cadute rovinose in campionato. Dovesse trovare questa continuità nel momento cruciale della stagione potrebbe significare togliersi altre soddisfazioni (oltre alla Supercoppa).
Ma in generale l’exploit del calcio italiano nelle coppe assegna comunque una piccola medaglia alla nostra Serie A. Che è vero che è in grave difficoltà economica, è vero che ha dimostrato di non credere troppo nelle idee, che nella sua litigiosità non ha (ancora) trovato una via per poter crescere come è successo altrove, ma che nonostante tutto c’è. E’ vero non è successo nulla: siamo solo alla partita di andata. Ma delle squadre impegnate nelle competizioni europee non c’è nessuna che abbia già le porte chiuse. Anzi, più di qualcuna ha opzionato la gara di ritorno (vedi Napoli e Fiorentina). Le altre si sono messe nelle condizioni di poter gestire un piccolo ma fondamentale vantaggio (Inter, Milan e Lazio). La Juventus deve riscattarsi dopo una gara di andata più sfortunata (vedi i pali e le traverse e soprattutto il rigore negato alla fine) che altro. E una Roma che è l’unica che ha perso, ma al novantesimo, dopo aver avuto molte occasioni per poter vincerla la gara. E il ritorno all’Olimpico è proprio quello che serve agli uomini di Mourinho.

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